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UNO SBAGLIO DI LUPO

di Antonella

SMASHWORDS EDITION

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PUBLISHED BY: Robeto Ruggeri on Smashwords

Uno Sbaglio di Lupo Copyright © 2010 by Antonela

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This book is a work of fiction and any resemblance to persons, living or dead, or places, events or locales is purely coincidental. The characters are productions of the author’s imagination and used fictitiously.

Adult Reading Material

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Il brutto non è in natura, ma nella mente. Nessuno può essere chiamato deforme se non il malvagio.

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A tutti coloro che si sono sentiti sbagliati almeno una volta

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UNO SBAGLIO DI LUPO

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In uno strano boschetto una bimba birichina con i codini, una magliettina a pallini sta raccogliendo funghi per la sua mamma e… BIMBA birichina: “Adoro i funghi, li mangiavo anche da piccola! Bè! Bè !”

Cominciamo dall’inizio…

Le storie vanno sempre incominciate dall’inizio! Camminavo nel bosco, avevo giusto, giusto visto un bel fungo porcino e mi immaginavo già il risotto che mi avrebbe fatto la mamma... quando... non indovinate cosa ho sentito…

Una vocetta delicata che singhiozzava e diceva più o meno così:

LUPOTTO (piangendo): "Non so perché tutti mi dicono che devo essere cattivo”…(piange) ... “Uffa non ci riesco”...(piange)… mangiare le galline, a fare paura ai bimbi, non ce la faccio proprio”.

In quel momento uscì la signora Lupa de lupis che sembrava molto arrabbiata:

MAMMA DE LUPIS: “Guarda lupotto, smettila di piangere, sai, i lupi non piangono mai, i lupi sono forti e temuti da tutti gli altri animali, sei proprio la vergogna di tutta la famiglia De Lupis”!!! ( entra sbattendo la porta)

LUPOTTO; “Ecco anche la mamma mi sgrida e dice che sono allora è proprio vero, sono sbagliato! Sono montato al contrario, uffa!! L’unica cosa da fare è scappare di casa… Sì ,sì, voglio proprio vedere se i lupi buoni non possono vivere”.

BIMBA birichina: “Così il nostro lupotto finse di addormentarsi nel suo lettino, come tutte le sere, ma invece di dormire, zitto zitto, prese il suo zainetto sulle spalle, aprì la porta di casa e se ne andò nel bosco”.

LUPOTTO: “Eccoci, la mamma e papà mi dicono sempre che i lupi non hanno mai paura del buio, sarebbero fieri di me se sapessero che esco a quest’ora da solo! Bimba birichina Ad un tratto si sente un rumore forte tra la boscaglia e Lupotto si spaventa terribilmente"

LUPOTTO (preoccupato e piangente): “Ma sarà!, sarà anche vero che i lupi non devono avere paura, ma io ne ho tanta, me la sto facendo addosso dalla paura!!! Come faccio adesso a are la notte qui, tutto solo, senza il mio orsetto e la mia copertina a righine ?”

LUPOMANGIAFRAGOLE: “Anch’io avevo una copertina a righine da piccolo!!! Si dorme bene con le copertine a righini da piccolo, non trovi ?”

LUPOTTO: ( arrabbiato) “Ma chi è che parla, mannaggia, mannaggina.”

LUPOMANGIAFRAGOLE:“Sono io carino, ma no, dove guardi, sono qui, non vedi qui sotto, sotto al cespuglio di fragole!!!

LUPOTTO: “Ma che paura mi hai fatto, che razza di scherzi sono questi, non si sta nascosti sotto i cespugli di fragole senza dire niente!!!"

LUPOMANGIAFRAGOLE: “Ma guarda che io non sono mica nascosto, sto facendo uno spuntino!”

LUPOTTO: ”Uno spuntino? Oh bella, mai sentito che i lupi mangiassero fragole!!!!”

LUPOMANGIAFRAGOLE ( arrabbiato) : “Mai sentito, mai sentito, anch’io non ho mai sentito che i lupi piangessero, ma stanotte ne ho sentito uno che mi è davanti e sei proprio tu carino !!!”

LUPOTTO: “Va bè, hai ragione, io sono un lupo fifone e ho paura del buio e quando ho paura piango, e quando piango, piango anche forte!!!!”

LUPOMANGIAFRAGOLE: “Bè non c’è niente di male a piangere, non c’è niente di male ad avere paura!”

LUPOTTO: “Ah no? Non c’è niente di male? La mamma mi ha sgridato molto perché piangevo oggi e a me è venuto da piangere ancora di più e mi sento sbagliato, tutto sbagliato!!!”

LUPOMANGIAFRAGOLE: “Macchè sbagliato e sbagliato io per esempio sono un lupo golosastro di fragole , hai mai sentito che i lupi mangiassero le fragole?

LUPOTTO: “AH no! effettivamente non mi è mai capitato!”

LUPOMANGIAFRAGOLE: “Guarda io non ho mai sopportato la carne di agnello, fin da piccolo mi era indigesta, mi rimaneva sullo stomaco tutta notte poi mi riempivo di bolle rosse sul muso ed incominciavo a starnutire, non ti dico poi la caccia degli agnelli, non l’ho mai sopportata, una corsa inutile contro questi piccolini che correvano da tutte le parti in cerca della loro mamma!

No, non fa per me, proprio non mi interessa, possono dire quello che vogliono, io gli agnelli non li caccio più !! mangio fragole, guarda che belle che sono , profumate, succose, facili da raccogliere, una vera prelibatezza, poi puoi fare tante ricette con le fragole….fragole fritte, fragole in umido, fragole con il vino, uh quelle poi sono speciali, le hai mai mangiate le fragole con il vino?”

LUPOTTO: “Ah no ma io sono piccolo, la mamma non vuole che io beva il vino!”

LUPOMANGIAFRAGOLE: “La mamma non vuole ,la mamma non vuole, la mamma non vorrebbe nemmeno che tu piangessi, ma ti ho sentito prima , quelle erano lacrime, non c’erano dubbi !

LUPOTTO:”E vabbè hai ragione, io non ho sempre voglia di fare quello che dicono, anzi spesso per fare dispetto faccio il contrario, ma di piangere proprio non sono capace di smettere.”

LUPOMANGIAFRAGOLE: “Infatti non c’è bisogno di smettere carino, così come io mi chiamo lupomangiafragole, tu ti chiamerai lupottolacrimotto, non c’è problema ogni lupo è diverso dall’altro, io e te siamo diversi, ma lasciatelo dire: siamo dei bei lupi! Adesso vai che devo finire il mio spuntino, perché domattina in questo cespuglio c’è troppo traffico e non si riesce a mangiare”.

LUPOTTO: “Scusa hai ragione, buono spuntino ed arrivederci lupomangiafragole.

BIMBA birichina: “A quel punto Lupotto si incamminò nel bosco molto più sollevato, non si sentiva più tutto sbagliato, ma solo un pochino. Stava pensando a che buffo amico aveva incontrato, quando ad un tratto vide un fuoco alto, alto vicino ad una casetta e pian pianino si avvicinò e sapete cosa vide?”

LUPOTTO: ”Non ho mai visto un lupo scaldarsi al fuoco, la mamma mi ha detto che noi lupi siamo tra i pochi animali capaci di resistere anche ai freddi più freddosi !”

LUPOCONGIUBBOTTO: “La mamma ti avrà detto anche questo, ma io ho sempre freddo ,tanto freddo e la mia pelliccia non mi basta, quindi mi metto questo giubbotto di pile che ho cucito con la mia macchina da cucire, poi quando ho freddo faccio un fuocone come questo, ti piace , bello no?"

LUPOTTO: “Oh sì molto! Peccato che hai bruciato tutti i tuoi mobili, oh guarda c’è anche un tavolino da campeggio, peccato! Quello alla mia mamma servirebbe per quando andiamo in vacanza!!”

LUPOCONGIUBBOTTO: “Prendilo se vuoi, io non vado più in campeggio, perché è troppo freddo.”

LUPOTTO: “Oh non serve più, la mia mamma è arrabbiata con me e non credo mi porterà in campeggio quest’estate”

LUPOCONGIUBBOTTO: “E perché la tua mamma si è arrabbiata?”

LUPOTTO: “Perché io sono un piagnone e invece i lupi non devono piangere!!!”

LUPOCONGIUBBOTTO: “Oh bè se è per quello i lupi non dovrebbero nemmeno portare il giubbotto ed avere freddo, ma io ho freddo e mi metto il giubbotto, sai perché ? perché non me ne importa niente se gli altri lupi mi prendono in giro, io ho freddo e mi vesto e mi metto anche le mutande di lana papapero !!”

LUPOTTO: “Eh fai presto a dire papapero , te sei grande e puoi fare quello che vuoi ,io sono un cucciolo e devo ascoltare mamma e papà."

LUPOCONGIUBBOTTO: “Sì, Sì va bene, ma ricordati che né io né te siamo sbagliati, siamo solo diversi dagli altri lupi. Ma ti sembra che i lupi abbiano tutti lo stesso muso?”

LUPOTTO : (indispettito) “Oh no di certo, ogni lupo assomiglia un pochino alla sua mamma o al suo papà, ma non è identico a nessun altro, questo l’ho capito anch’io!”

LUPOCONGIUBBOTTO: “Ecco bravo, quindi vuol dire che tutti i lupi sono diversi ,ma hanno tutti il diritto di stare nel bosco alla stessa maniera.”

LUPOTTO: “Dici? Anche quelli piagnoni come me?”

LUPOCONGIUBBOTTO:”Oh sì, sì, c’è posto anche per te carino!”

LUPOTTO: “Sono molto contento, mi sento già meglio, ciao Lupoconilgiubbotto. Grazie per avermi aiutato.”

LUPOCONGIUBBOTTO: “Ciao caro”

BIMBA birichina :

“Così lupotto si mise in cammino nuovamente, decisamente più rincuorato e camminò bello ritto sulla schiena dentro la boscaglia. Quando ormai incominciava a fare giorno, lupotto vide su un sassetto un lupo timidone che lo guardava spaventato”.

LUPOTTO “Ciao Come ti chiami?”

BIMBA birichina :”Silenzio, il lupo sul sassetto non diceva una parola e lupotto riprovò con la voce un poco più forte” LUPOTTO (arrabbiatino , con voce più alta, scandendo le parole) “Ciao come ti chiami ho chiesto?”

BIMBA birichina: “Ancora silenzio.”

LUPOTTO: “Uffa, ma non lo sai che quando qualcuno ti fa una domanda è buona educazione rispondere?”

LUPOFIFOTTO: “Sì, lo so – disse una vocina che sembrava provenire dal fondo di un pozzo."

LUPOTTO: “Cosa hai detto?”– disse lupotto un po’ infastidito

BIMBA birichina : “Il lupo timidoso si schiarì la voce e prese un po’ di coraggio”

LUPOFIFOTTO: “Lo so che è buona educazione rispondere, cosa credi, anche a

me la mamma lo ha insegnato. E’ che sono timido, non lo faccio a posta, la voce mi sparisce e non mi viene nulla!!!”

LUPOTTO: “Ma dai, non mi prendere in giro, è impossibile!”

LUPOFIFOTTO: “Non è impossibile, è possibilissimo invece, a me capita sempre, tutte le volte che qualcuno che non conosco mi avvicina, il pelo del muso mi diventa tutto rosso, la voce mi sparisce, le zampe mi sudano e la coda si arriccia, un vero disastro!”

LUPOTTO: “Ma ti ho chiesto solo come ti chiami, non è una domanda difficile!!”

LUPOFIFOTTO:(voce tremolante) “E’ che quando sei timido e ti emozioni, possono farti anche la domanda più facile del mondo che non capisci più nulla, non ti viene nessuna risposta!”

LUPOTTO: “Ma come, la mamma mi ha detto che i lupi sono animali socievoli e vivono in branco!”

LUPOFIFOTTO: (si arrabbia) “E va bè , di solito i lupi sono socievoli e vivono in branco, io no, io amo stare da solo, non sopporto gli ululati notturni che i lupi fanno nella notte di luna piena.! Capito?”

LUPOTTO: “Sì , ma non ti arrabbiare, ho capito, ho capito che anche tu sei un

lupo diverso dagli altri! Anch’io per la verità sono un poco strano, io piango quando ho paura! E anche tanto!”

LUPOFIFOTTO: “E allora perché mi prendi in giro? Se anche tu sei diverso dagli altri lupi?”

LUPOTTO; “E hai ragione ! Ma mi sono stancato di sentirmi dire che sono sbagliato, quindi volevo fare sentire sbagliato anche te!”

LUPOFIFOTTO (arrabbiato): “Sai cosa ti dico, Che qui di sbagliato non c’è proprio nessuno, ogni lupo deve essere quello che si sente di essere! Non esistono lupi sbagliati! L’importante è sentirsi belli comodi dentro la propria pelliccia ! Non trovi?”

LUPOTTO: “Oh sì , è vero, è bello quando ci si sente comodi dentro la propria pelliccia e non ci si sente sbagliati!”

BIMBA birichina: “Così lupotto pensò che era giunto il momento di tornare a casa, probabilmente la mamma si era accorta che lui non c’era, era il caso di muoversi. Man mano che si avvicinava verso casa, diventava sempre più fiero ed il suo o era più maestoso ed elegante, quello che si dice il o di un vero lupo!!!”

Adesso sento già un profumino, quella deve essere la mamma che ha già messo in tavola il risotto, corro, ciao amici!!!"