Sunset 4x2k66

TERESA PALMERI

SUNSET

YOUCANPRINT SELF-PUBLISHING

Titolo | Sunset Autore | Teresa Palmeri ISBN |9788891142207 Prima edizione digitale: 2014

© Tutti i diritti riservati all’Autore

Youcanprint Self-Publishing Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE) [email protected] www.youcanprint.it

Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

Fine anni ’90 in una piccola città americana, precisamente in un quartiere ritenuto malfamato e nido della delinquenza, viveva da 8 anni circa nei primi palazzi del borgo nuovo una ragazza appena maggiorenne di nome Tracey, agli occhi di tutti appariva una ragazza piuttosto semplice, simpatica e molto disponibile, fisicamente si presentava con una carnagione chiara, capelli ricci sul castano chiaro e due splendidi occhi color verde acqua che le davano al viso uno sguardo magnetico e misterioso. Tracey era molto legata alla sua famiglia il padre, quarantenne, stava per andare in pensione dopo una brillante carriera come poliziotto, la madre aveva sempre fatto la casalinga a causa anche di condizioni fisiche precarie, Morgan il fratello maggiore di 22 anni disoccupato ma impegnato col servizio militare e Christian di 8 anni che frequentava la terza elementare nella scuola del quartiere. Finanziariamente si riusciva a malapena ad arrivare a fine mese e la ragazza oltre a studiare durante il tempo libero faceva da baby sitter ai figli di persone per bene, ciò consentiva a Tracey di poter pagare con quei soldi le medicine per la madre che peggiorava di giorno in giorno. Tracey fin dalla prima infanzia era stata circondata da persone che le volevano molto bene però negli ultimi anni della sua vita si era ritrovata senza amici proprio perché le sue giornate lei le trascorreva studiando, lavorando e pulendo la sua dimora, una casa dalle dimensioni modeste ma molto accogliente e forse proprio per questo la sua migliore amica e confidente era la madre, inoltre malgrado le tante disgrazie che l’avevano colpita Tracey non aveva mai smesso di sognare e uno dei suoi sogni più ricorrenti era quello in cui veniva riconosciuta una attrice affermata, ma ogni mattina al suo risveglio si accorgeva di esser tornata alla dura realtà che la circondava e che lei cercava di vivere con serenità, una notte però il suo sogno fu interrotto da delle grida provenienti dalle scale precipitosamente la ragazza anche se con timore andò a vedere di che si trattava e vi trovò a terra distesa e sanguinante Meg la ragazza che abitava al piano sotto al suo, i vicini chiamarono l’ambulanza che arrivò troppo tardi infatti Meg morì tra le braccia di Tracey e proprio a lei rivolse le sue ultime parole “proteggi J…” Meg era una ragazza ventenne dal fisico arrotondato e un viso che sprigionava molta tenerezza, era piuttosto riservata ma nel quartiere era conosciuta per alcuni

problemi che aveva avuto in ato con la giustizia, vi fu infatti un ritrovamento di eroina nei suoi abiti che secondo la sua dichiarazione era stata nascosta da John suo ex ragazzo tossicodipendente, il bisbigliare dei vicini accorsi lasciavano intendere che sicuramente a ridurla cosi era stato un regolamento di conti in riferimento alla droga ma Tracey non la pensava così e promise a se stessa che avrebbe scoperto il perché di quella morte tanto ingiusta. Durante un pomeriggio come tanti Tracey ricevette una telefonata in cui le vennero offerti 250 euro per fare da baby sitter ad un bambino malato, l’abitazione degli offerenti si trovava in una zona isolata e malsana ma per quella cifra ella decise di accettare, presa la borsa con l’occorrente la ragazza si recò all’abitazione convinta di are una giornata come tante altre. Arrivata all’indirizzo indicatole venne aperta da un ragazzo dai lunghi capelli colore oro e due splendidi occhi azzurri che rendevano il viso angelico, Tracey rimase in silenzio per qualche secondo fin quando fu lui a chiederle se era la baby sitter, la giovane con la testa fece cenno di si! I due giovani parlarono a lungo, lui le spiegò che il fratello stava molto male a causa di un tumore che lo infliggeva fin dalla nascita, le raccontò che persero i genitori ben 5 anni prima e che quindi da allora era lui ad occuparsi del bambino, Tracey era incantata perché oltre che bello Mark, questo è il nome del ragazzo, era anche molto dolce e simpatico, a distrarla dai suoi pensieri fu il suono del camlo che segnò l’entrata di una bellissima ragazza, le si presentò come una buona amica di Mark e il suo nome è Carmen, tra i due c’era molto affiatamento e dopo lo scambio di qualche frase i due ragazzi uscirono lasciando Tracey sotto lo sguardo di due languidi occhi azzurri, era Jeremi il bambino che le era stato affidato, i due fecero subito amicizia, durante la serata avevano giocato e parlato, da quel dialogo era risultato che la ragazza di Mark era morta in circostanze misteriose e guarda caso si chiamava Meg, nel sentir quel nome la ragazza rabbrividì nella sua mente riaffiorò il volto sanguinante della sua vicina ma per non preoccupare il bambino fece finta di niente e continuò a parlare finche Jeremi non si addormentò. A tarda serata rincasò Mark e dopo due parole scambiate Tracey si avviava a uscire per tornare a casa ma proprio sulla porta fu afferrata al braccio da Mark

che le chiese se conosceva bene Meg, lei fece finta di non capire ma lui le spiegò che il fatto della baby sitter era una scusa perché lui voleva conoscerla visto era stato messo al corrente che a soccorrere Meg era stata lei, con voce dura Mark le chiese se sapeva la causa della morte ma Tracey non rispose e senza parlare aprì la porta e se ne andò lasciando sul volto di Mark tanta delusione.

Dopo parecchi giorni trascorsi a riflettere su quello che le era capitato nell’ultimo periodo, Tracey si sentiva confusa, con l’entrata in scena di Mark in lei era nato un sentimento finora mai provato ed era terrorizzata all’idea che fosse l’amore, ormai erano ati circa dieci giorni da quell’incontro fatale, ma per lei erano stati giorni angoscianti perché non faceva altro che pensarlo e si decise che doveva rivederlo perciò una mattina non entrò a scuola e si avviò verso l’abitazione del ragazzo, era un po’ impaurita ma prese coraggio e suonò il camlo, con sua sorpresa ad aprirle la porta fu Carmen che le spiegò dove poteva trovare l’officina in cui lavorava Mark, l’incontro tra le due ragazze si concluse con un “ciao” pronunciato freddamente da entrambe. Tracey arrivò all’officina dove Mark lavorava come meccanico, nel vederlo si bloccò, il ragazzo rimase stupito della visita e le andò incontro per chiederle come mai si trovava da quelle parti, la ragazza le spiegò che aveva bisogno di sapere come stavano esattamente le cose riguardo Meg, inizialmente Mark era titubante ma poi si lasciò andare e spiegò che in realtà Meg non era la sua fidanzata come pensava Jeremi ma era la ragazza di John il suo migliore amico che a causa della droga ogni tanto usciva di testa e la picchiava così lui la ospitò per qualche periodo in modo che quelle violenze cessassero. Sbalordita dalla verità la ragazza pensò che era stata una sciocca ad andare da colui che le aveva rubato il cuore perché oltre che più grande Mark viveva e aveva vissuto in una vita completamente diversa dalla sua, senza dire niente la ragazza si avviò verso la fermata dell’autobus ma lui la fermò e le offrì un aggio che ella alla fine decise di accettare, il tragitto non era molto lungo ma a Tracey sembrò un’eternità in quanto non sapeva cosa dire e come comportarsi, per la prima volta la ragazza si sentiva confusa, per tutto il tempo osservò Mark che aveva l’aria di uno con tanti problemi e che di certo non aveva tempo per

l’amore.. l’incantesimo finì quando i due arrivarono a destinazione e Mark salutò Tracey dicendole di farsi vedere più spesso e le diede un dolcissimo bacio sulle labbra, arrivata a casa la ragazza era frastornata perché Mark l’aveva baciata!

I genitori di Tracey erano molto preoccupati in quanto avevano notato un cambiamento nella quotidianità della figlia pertanto decisero di chiederle spiegazioni al suo rientro ma le cose non andarono come previsto infatti tra Tracey e il padre ci fu una brutta discussione, dovuta soprattutto alle sue frequenti assenze da scuola e alle uscite ingiustificate, la ragazza non resistette e rinfacciò al padre il fatto che le sue uscite erano dovute al lavoro che lei era obbligata a fare per aiutarli economicamente, con le lacrime agli occhi la ragazza uscì di casa sbattendosi la porta alle spalle. Triste sconsolata e senza una meta Tracey iniziò a camminare, le lacrime scorrevano rapidamente sul suo viso, si rese conto che la sua vita stava andando a rotoli e tutto per aver soccorso quella maledetta notte a Meg, tutti per strada la guardavano con indifferenza fino a quando una ragazza la fermò e le chiese se aveva bisogno d’aiuto, Tracey la guardò e iniziò a piangere più forte sussurrando “voglio morie”, la giovane stupita da quelle parole cosi forti la abbracciò la prese per una mano e la portò a casa sua, una villa stupenda vicino al mare, quella casa tanto era bella quanto fredda e vuota. Ripreso il controllo Tracey ringraziò la ragazza che disse di chiamarsi Noemi, era una giovanissima ragazza dai lunghi capelli neri e due grandi occhi color nocciola, raccontò di appartenere ad una ricchissima famiglia di impresari, materialmente non le mancava niente ma moralmente le mancava l’affetto dei genitori sempre assenti per lavoro e quindi costretta a viver da sola in quell’immensa villa, per lei quindi fu una gioia offrire a Tracey ospitalità dopo che le furono raccontati i fatti.

Tracey si sistemò in una camera arredata con mobili di grande stile, il panorama che si scorgeva dalla finestra era quello di una bellissima spiaggia dorata ricca di palme e accarezzata da un mare dalle acque limpidissime, sembrava di vivere un

sogno ma capì che si trattava della realtà e di aver avuto fortuna ad incontrare Noemi. ava il tempo e le due ragazze divennero buone amiche, si confidavano e scherzavano, tutto andava per il meglio fino al compleanno di Noemi, per l’occasione arrivarono i genitori che si trattennero solo per la mattina e poi la sera venne organizzata una festa nella quale Tracey si divertì tantissimo anche se nel suo profondo iniziavano a mancarle la sua famiglia e anche Mark. Nel corso della serata conobbe tantissima gente tutta molto simpatica e gentile, ad un certo punto le si presentò sco un ragazzo molto alla moda, carnagione chiara e due occhi verde smeraldo, era considerato il don Giovanni della festa in quanto erano tante le ragazze infatuate di lui ma al momento lui dedicò tutte le sue attenzioni a Tracey, di questi atteggiamenti non era molto contenta Noemi da sempre segretamente innamorata di lui, la ciliegina sulla torta per la ragazza fu il veder un bacio apionato scambiato tra l’uomo che amava e quella che lei considerava la sua migliore amica. Alla fine della festa Noemi rivolse accuse ingiuste a Tracey e concluse dicendole di prendere la sua roba e sparire per sempre dalla sua vita, la ragazza provò un doloroso senso di colpa malgrado lei era estranea ai sentimenti dell’amica, le chiese scusa ma non c’era rimedio doveva solo preparar le valigie e andarsene, si ma dove? La ragazza iniziò a camminare senza una meta, i suoi pensieri non avevano né un inizio né una fine, vagavano nella sua mente come tanti vagabondi, presa dalla disperazione decise di tornare a casa sua, chiedere scusa ai genitori e dimenticare tutto quello che le era successo dalla notte in cui morì Meg. Si ritrovò davanti alla porta di casa suonò più volte il camlo ma nessuno andava ad aprire, Tracey iniziò a preoccuparsi ma tenendo la calma decise di aspettare prima o poi qualcuno sarebbe arrivato! Circa un’ora più tardi arrivò il fratello che appena la vide le girò la faccia, la ragazza lo prese per un braccio e le chiese spiegazioni ma l’unica cosa che le fu detta era che la madre era morta a causa del dispiacere che lei le aveva procurato e con le lacrime agli occhi Morgan entrò in casa sbattendosi alle spalle la porta, Tracey era incredula delle parole pronunciate dal fratello ma vedendo che quella

porta non si riapriva si rese conto che per colpa del suo stupido e immaturo comportamento la donna che lei amava più della sua vita l’aveva abbandonata. Con il dito Tracey si attaccò al camlo, inginocchiata per terra supplicava al fratello di aprirla e di portarla per l’ultima volta dalla madre, Morgan stava piangendo a singhiozzoni lui era di cuore tenero e infatti aprì la porta e abbracciò la sorella quasi a soffocarla, lei gli chiese scusa per il suo comportamento infantile, il ragazzo sdrammatizzò dicendo che la morte della loro madre era dovuto alla malattia per ciò lei non aveva tutta la colpa, insieme i due ragazzi si avviarono verso l’ospedale in cui si trovava il corpo privo di vita della loro cara madre. Nella sala d’aspetto c’era Christian che ava il tempo a leggere i fumetti a lui ovviamente non era stata detta la verità, Tracey corse ad abbracciarlo e poi andò verso il padre che si trovava nel corridoio affianco, l’uomo era stravolto, sciupato come invecchiato di colpo abbracciò la figlia e le indicò la stanza dove giaceva la madre; la stanza era piccola, buia e molto gelida, nel veder la madre priva di vita Tracey rabbrividì, le si avvicinò e con un leggero sorriso le chiese scusa per tutto il male che le aveva procurato e le promise che avrebbe fatto il possibile per cambiare e diventare una donna migliore. I giorni arono molto lenti, in famiglia iniziò a mancare il dialogo, Tracey per accudire casa e famiglia aveva dovuto rinunciare alla scuola ma non per questo aveva rinunciato alla voglia di vivere, Morgan si era congedato dal servizio militare per restare vicino alla sua famiglia, iniziò a lavorare come meccanico nella stessa officina di Mark, questa notizia non era stata presa molto bene da Tracey in quanto lei non avrebbe più voluto avere rapporti con quel ragazzo che col ar del tempo si era conquistato l’amicizia di Morgan, quest’ultimo una sera senza preavviso lo invitò a cena, Tracey alla vista di quei due occhi azzurri si immobilizzò Mark invece con molta disinvoltura le si presentò come fosse la prima volta, questo fece molto male alla ragazza in quanto capì che quel bacio che per lei era significato tutto per lui non aveva significato niente. Durante la cena tra i due ragazzi ci fu un reciproco scambio di sguardi e sorrisi e oltre che per questo Tracey era felice perché per la prima volta dalla morte della madre vedeva il padre sorridere e scherzare, la cena si concluse col dolce che Tracey aveva preparato in quanto il preferito del padre, Mark lasciò l’abitazione

dopo aver ringraziato calorosamente Morgan e la sua famiglia, rivolgendo in modo particolare dei complimenti alla cuoca che al sentir quelle parole arrossì facendo sorridere tutti i presenti. I suoi pensieri durante la notte erano rivolti a Mark, nel solo pensarlo il cuore le batteva forte, ormai le era chiaro quello che le stava accadendo seppur voleva negarlo a se stessa la verità aveva una sola risposta era innamorata! La sveglia col suo assordante allarme segnò per Tracey una nuova giornata, non era di buon umore i pensieri notturni avevano dato come risultato delle belle occhiaie, dopo la doccia e la sua spremuta d’arancia iniziò le faccende domestiche, Christian era stato accompagnato a scuola da Morgan che poi si precipitò al lavoro il padre invece andò dal medico in quanto negli ultimi giorni la sua forma fisica non era delle migliori. La musica usciva dallo stereo a volume esagerato tanto che alla porta dovettero suonare più volte prima che la ragazza si precipitò ad aprirla, con gran stupore davanti si trovò Noemi, per educazione la fece accomodare e molto gentilmente le chiese il motivo di quella visita, la risposta fu breve e schietta disse di esser là per scusarsi del suo comportamento; le due ragazze poco per volta davanti ad una fumante tazza di caffè iniziarono una conversazione in cui Noemi spiegò di aver capito che sco non era il tipo di ragazzo che le interessava ma che al contrario ci teneva ad un’amicizia iniziata e terminata per un momento di crisi, nel sentir quelle parole sul volto di Tracey apparve un sorriso, segno di felicità per il ritrovamento di una amica ormai ritenuta persa. La conversazione proseguì con la narrazione delle giornate di entrambe dal giorno del litigio, negli occhi di Tracey si notò un immenso dolore quando parlò all’amica della madre, Noemi la abbracciò senza dire niente d’altronde quel gesto esprimeva quello che con le parole non era possibile esprimere, la conversazione proseguì con gioia e con un pizzico di fiducia in un futuro migliore per entrambe. Inoltrate nei loro discorsi non si accorsero che si era fatto mezzogiorno, a ricordarglielo fu il giro di chiavi che segnò l’entrata di Morgan, il ragazzo era molto stanco ma fu piacevolmente sorpreso di trovare quell’ospite. Il pranzo si svolse in modo armonioso il padre disse di star in perfetta forma

fisica, Christian apprezzò molto il pranzo cucinato da Noemi e Morgan non riusciva a toglier gli occhi da quella ragazza, a fine pranzo infatti visto che doveva andar al lavoro offrì a Noemi un aggio fino a casa e la ragazza sembrò contenta di accettare. La serata proseguì in tutta tranquillità, Tracey aveva appena finito di far le pulizie che già dovette accingersi a preparare la cena, si mise d’impegno nel preparare nuove ricette, in casa regnava il silenzio in quanto Christian venne invitato a ar la notte da Luca suo amico e compagno, il padre andò con un gruppo di amici a pescare, atempo a lui ignoto ma che lo incuriosiva, lo squillo del telefono fece sobbalzare Tracey, dall’altra parte della cornetta era Morgan che con voce allegra annunciava la sua assenza per la cena, si giustificò dicendo che era stato invitato con insistenza da Noemi. La cena era fumante sopra la tavola apparecchiata, la giovane si sentì triste, qualche lacrima le solcò il viso e la vista di quella casa così vuota le fece sentire ancor di più la mancanza della madre, questo pensiero le fece are la fame, mise il cibo nei contenitori di vetro l’indomani si sarebbe ritrovata il pranzo pronto.

Tracey si distese sul divano davanti alla televisione su cui scorrevano immagini prive di senso per lei che era stata avvolta dai suoi pensieri tanto da addormentarsi; contemporaneamente il rumore delle onde copriva i discorsi che Noemi e Morgan stavano bisbigliando davanti ai bicchieri colmi di champagne, il tutto sotto un cielo stellato avvolti da un delicatissimo venticello, i ragazzi parlarono del più e del meno poi si incamminarono verso la spiaggia luogo in cui si consumò il loro primo e tanto desiderato bacio. La notte ò soave, Morgan la trascorse al fianco di Noemi ma non avvenne niente di quello che ci si aspetta, solo baci, carezze e tanta tanta dolcezza. Uno spiraglio di luce fece da sveglia a Tracey che si ritrovò inconsapevolmente sul suo soffice letto, la vista dell’ora la fece sobbalzare in quanto metà mattinata era ormai finita, decise allora di occupare il tempo restante dedicandosi a se stessa, si avviò verso il centro città, girò tantissimi negozi finché non trovò quello che cercava, un vestitino color perla da indossare il giorno del suo diciannovesimo compleanno che cadeva il fine settimana, alla festa oltre che ai

parenti Tracey allargò l’invito anche a Mark sperando nella sua presenza. Il sabato sera la sala da pranzo era addobbata con tanti palloncini colorati e la tavola era ricca di dolci e piatti freddi tutti amorevolmente preparati dalla festeggiata e da Noemi ormai componente della famiglia; alle 19,30 circa avvenne il primo squillo di camlo e alla porta era proprio Mark vestito con jeans neri e camicia bianca era da sballo, ma da meno non era Tracey che stava d’incanto col vestitino perla, il viso era illuminato da un trucco leggerissimo e tanti piccoli boccoli le circondavano il viso come una cornice, l’ospite le si avvicinò e le fece gli auguri con un dolcissimo bacio sulle labbra accompagnato da un pacchettino che conteneva un bellissimo anello in oro ricoperto di zirconi, il ragazzo glielo mise al dito sussurrandole in un orecchio che era bellissima, alla ragazza sembrava di vivere un sogno! Poco a poco la sala era invasa dagli ospiti, la festa procedette allegramente fino a 00.30 circa ora in cui gli ospiti iniziarono ad andarsene, arrivò il momento anche in cui se ne andò Mark pronunciando a Tracey un “ti amo” accompagnato da un bacio apionato, per la ragazza la festa non poteva concludersi in un modo migliore. Durante la notte Tracey non fece altro che guardare l’anello e pensare a quelle due paroline, il tutto le sembrava molto strano ma allo stesso tempo si chiedeva perché mai Mark avrebbe dovuto prenderla in giro, l’anello brillava di luce propria ma inconsciamente alla ragazza dava un senso di guai, tante domande sorgono nella sua mente ma per nessuna di esse trova una risposta, la stanchezza prese il sopravvento ma tra i suoi ultimi pensieri c’era ancora Meg. La mattina seguente la ragazza decise di andare a parlare con la madre di Meg, l’indirizzo lo trovò nell’agenda della sua defunta madre in quanto le due donne avevano avuto periodi di grande confidenza, si recò nell’abitazione e venne accolta dalla donna con molta gentilezza, la fece accomodare e le offrì una tazza di tea con pasticcini. Dopo aver chi acchierato del più e del meno Tracey ammise alla donna il vero motivo di quella visita, la signora le disse che ora le avrebbe raccontato tutto! “io e mia figlia stavamo affrontando un periodo critico, tanto che lei decise di andare a vivere da sola, dal giorno le sue telefonate erano sempre minori

pertanto toccò a me andare a cercarla, un giorno la trovai nel bar che si trova vicino al vostro palazzo, era tutta sudata, stava piangendo si vedeva che era disperata, andai a soccorrerla e la portai al pronto soccorso là scoprii la triste verità ovvero che Meg si drogava, quando si riprese cercai di parlarle da madre ma non me lo permise mi disse che per lei non ero nessuno e non dovevo intromettermi nella sua vita, con dolore la lasciai ma ovviamente non potevo rassegnarmi e iniziai a seguirla di nascosto vidi le persone che frequentava e ti assicuro non erano dei bravi ragazzi, scoprii anche che si fidanzò con un certo John uno spacciatore che oltre tutto la picchiava, una volta lo fece davanti ai miei occhi ma non potevo intervenire … dal giorno non l’ho più seguita mi stavo facendo del male da sola, dopo meno di due settimane venni a sapere che la mia piccola..era morta … fu dimostrato che il giorno Meg era drogata, io so che è stata uccisa ma chi conduceva l’indagine la pensava diversamente..” Gli occhi della donna erano colmi di lacrime e Tracey cercò di darle conforto con un abbraccio ma capiva che la situazione era molto dolorosa, la ragazza ringraziò la donna per il tempo che le aveva dedicato, si salutarono con la promessa che sarebbe andata a trovarla più spesso, mentre Tracey stava uscendo la donna la bloccò chiedendole dove aveva preso l’anello che aveva al dito, la ragazza le spiegò che era un regalo di compleanno e chiese il perché di quella domanda, la risposta fu che un anello uguale lo regalò lei alla figlia, le era stato garantito che era un pezzo unico ma come per giustificarsi proseguì dicendo che si sa i gioiellieri pur di vendere raccontano bugie.. con un sorriso un po’ forzato la ragazza risalutò e se ne andò sempre più confusa e timorosa che i suoi presentimenti verso l’anello erano sensati, la domanda che ora le sorgeva era di come Mark avesse prese l’anello a Meg ma soprattutto chi era e cosa voleva quel ragazzo da lei???

Per la serata la ragazza aveva in programma di andare a cena dal suo ormai fidanzato, era felice soprattutto perché avrebbe rivisto Jeremi ma era anche molto scossa dalle notizie che aveva appreso, dopo una buonissima pizza e dopo che il bambino si addormentò la ragazza si fece coraggio e affrontò Mark sulla questione dell’anello, in un primo momento il ragazzo rimase perplesso ma successivamente con grande furia accusò la sua fidanzata di non aver fiducia in

lui e la invitò ad andarsene possibilmente ridandogli indietro l’anello, lei cercò di farlo calmare ma non c’era verso decise allora di sfilarsi l’anello e uscire senza dire neanche una parola, solo tante lacrime scesero dai suoi occhi, senza neanche rendersene conto si trovò davanti alla porta di casa, vi si inginocchiò e sfogò tutta la rabbia che aveva in corpo, non poteva credere che per l’ennesima volta Meg era riuscita a rovinarle la vita, ormai in quella storia ne era coinvolta in prima persona e doveva arrivare fino in fondo, doveva cioè arrivare alla verità. La mattina successiva grazie a delle conoscenze del padre la ragazza riuscì a consultare l’inchiesta sull’omicidio di Meg, notò che erano molti i lati oscuri della faccenda e soprattutto che mancava la deposizione di John, dopo varie discussioni Tracey convinse il commissario che si trattava di omicidio, la mattina seguente la notizia della riapertura dell’inchiesta sulla morte della giovane Meg fu resa pubblica e molte furono le persone che rimasero sbigottite iniziando da Mark e finendo con la stessa madre della vittima. L’inchiesta iniziale si svolse i giorni successivi alla morte della ragazza, vi era la deposizione di Tracey, di una certa Mary e di tutti i condomini del palazzo presenti la notte, mancavano le deposizioni di John, della madre della vittima e anche quella di Mark, insomma di tutti i possibili assassini, il commissario disse che erano testimonianze irrilevanti in quanto tutti avevano un alibi, Tracey chiese in particolar modo di John e la risposta fu che Mary aveva dichiarato che la sera dell’omicidio erano insieme e che oltre a loro c’era anche Mark. La situazione andava sempre peggiorando, su un foglietto che si trovava sulla scrivania del commissario la ragazza annotò l’indirizzo e il numero di telefono di questa Mary magari lei riusciva a fare un po’ più chiarezza. L’abitazione era di vecchia costruzione, metà del muro stava cadendo a pezzi, la zona era malsana e le persone che vi abitavano erano ragazzi per lo più allo sbaraglio, proprio da uno di essi le fu indicata la porta di Mary, fu costretta a suonare più volte prima di essere aperta,si ritrovò davanti una ragazza in accappatoio con i capelli ancora fradici, ciò imbarazzò un po’ Tracey ma dopo un sospiro chiese di poter parlare con Mary, la ragazza di fronte a lei la squadrò dalla testa ai piedi e poi disse che era lei, con atteggiamenti molto sgarbati chiese

il motivo di quella visita, Tracey rispose che era andata a trovarla per parlare di Meg ma fu interrotta dalla giovane la cui risposta fu che non avevano niente da dirsi, con insistenza la nostra protagonista riuscì a farsi accogliere in casa. Parlarono di Meg e di John, sistemata i capelli e dopo essersi messa qualcosa addosso Mary iniziò a raccontare..

“Meg e John finirono la loro relazione a causa del rapporto di lei con un caro amico MARK BEACON, la loro separazione avvenne in modo violento e John giurò a Mark che gliela avrebbe fatta pagare, ferendo la persona a lui più cara, ovviamente si riferiva a Jeremy il fratellino di Mark, guardando Meg le disse che poteva dichiararsi una donna morta, io non sto dicendo che sia stato lui ad ucciderla però la minaccia era forte, io non conosco bene John in verità io sono..anzi..ero la migliore amica di Meg e ti assicuro che se potessi fare giustizia lo farei ma ho le mani legate in quanto.. bè prima di andare avanti posso sapere almeno chi sei?” Tracey ebbe un momento di smarrimento, disse di essere una giornalista e con sfacciataggine chiese di proseguire il racconto, la ragazza di fronte parve non esser totalmente convinta ma andò avanti con la sua versione dei fatti.. “ mi vergogno ma è la realtà..io mi drogo e John mi procura le dosi che voglio in cambio di una piccola bugia, quella di dire che la notte dell’omicidio eravamo insieme quando io invece ho ato la notte con Mark pertanto non ho idea di dove John si trovava, lui dice che era a casa a guardare uno di quei film hard ma ovviamente per la polizia non sarebbe stato un alibi valido per cui … io so di sbagliare ma non ho i soldi

Per la droga e cosi comportandomi posso averla in qualunque momento!” Tracey la interruppe e le chiese cosa ne pensava Mark di tutta questa faccenda, Mary continuò a raccontare come se la domanda non la interessasse, “ mentre facevamo l’amore io e Mark ricevemmo la telefonata di Meg, era impaurita e ci disse di raggiungerla a casa sua perché stava male, in fretta e furia ci avviammo, arrivati all’abitazione trovammo il portone aperto, salimmo alcune scale ma trovammo Meg tra le braccia di una ragazza, non potevamo farci notare per ciò ci allontanammo e ci mischiammo successivamente al resto della folla … non riuscivo a capacitarmi della situazione e tuttora vivo nell’incubo!!!” le lacrime

stavano solcando il viso pallido della giovane. Con forza Tracey disse alla ragazza che in realtà non era una giornalista ma solo una ragazza che si è ritrovata senza saperne il perché immischiata in quella brutta storia, le raccontò di esser lei la ragazza che aveva soccorso Meg, come presa da uno sfogo la giovane confidò a quell’estranea la sua storia con Mark e le parlò dell’anello, a riguardo le venne data una risposta che le riempì il cuore di gioia perché i suoi presentimenti erano ingiusti, infatti le fu detto “ quell’anello era stato regalato a me da Meg ma non

avendolo mai potuto indossare al momento che Mark mi parlò di questa ragazza che amava, e che oggi ho avuto il piacere di conoscere, glielo regalai ma lui non ha mai saputo che l’anello era di Meg quindi non ti devi preoccupare ti assicuro che Mark non è mai stato cosi innamorato..” sul volto di Tracey apparve un sorriso, era stata una stupida a dubitare del suo amato, ma ora lui l’avrebbe perdonata? Insieme a quel pensiero tante erano le domande che si poneva riguardo a Meg soprattutto non capiva perché John avrebbe dovuto uccidere la ragazza che amava? E se era innocente? Tante domande ma nessuna risposta intanto insieme a Mary si gustò una fumante tazza di caffè. Nella strada che la riconduceva a casa, Tracey ebbe l’idea di are da Mark per chiarire la loro situazione, svoltò nel viale che portava alla fermata dell’autobus, dovette aspettare un quarto d’ora finché colma di gente la corriera la portò vicino all’abitazione del ragazzo; alla porta aprì Jeremy che si dimostrò entusiasta di quella visita cosi inaspettata, il bambino riferì che il fratello era sotto la doccia e ne approfittò per giocare con lei. Per lungo tempo Mark rimase sulla porta ad osservarli fino a quando non venne notato da Tracey che lo raggiunse in cucina, le

chiese cosa voleva, non ricevette risposta ma sentì le calde labbra della ragazza attaccarsi alle sue, d’altronde come poteva allontanarsi dalla donna che tanto amava, dopo un lungo e apionato bacio Tracey gli spiegò tutto d’un fiato quello che era successo, gli chiese di perdonarla dandole un’altra possibilità, Mark si sedette sulla sedia e disse.. “ Mary ha detto la verità, per questo dopo pochi giorni io ti chiamai con la scusa della baby sitter perché volevo sapere se

tu ci avevi visto, ma siamo stati degli stupidi a dare l’alibi a John solo che come già ti ha spiegato Mary lei ha bisogno di lui ed io essendo suo amico non potevo non aiutarla, però ti giuro che con l’omicidio noi non centriamo niente proprio niente … spero solo che un giorno la verità venga fuori! Comunque per quanto riguarda noi.. bè mi sei mancata!” Tracey lo abbracciò, decise di interrompere quella discussione e di godersi la piacevolezza e il benessere che provava stando tra le braccia dell’uomo che amava. Il camlo segnò l’entrata di Carmen, l’amica di Mark, sembrò contenta di rivedere Tracey malgrado il loro ultimo incontro non era stato molto piacevole, Carmen involontariamente nominò John disse che era a pezzi dopo la morte di Meg, aggiunse che era cambiato, sempre molto incuriosita Tracey le chiese se la notte dell’omicidio lei lo aveva visto o sentito e la risposta la sorprese parecchio.. “si la notte incontrai John che usciva da un locale per soli uomini, io avevo bevuto un pochino e anche lui non era tanto sobrio, comunque mi accompagnò a casa e tra una cosa e l’altra finimmo a letto insieme fino alle prime luci dell’alba..ma perché questa domanda? Non sarà mica sospettato dell’omicidio? Vi assicuro che non può esser stato lui a meno che non si sdoppi in due! Il giorno dopo che abbiamo saputo dell’omicidio io gli chiesi di non coinvolgermi pertanto lui chiese aiuto a Mary in cambio di qualche dose e logicamente lei accettò..” dopo un attimo di silenzio la ragazza riprese col dire che si trovava là per un altro motivo ovvero che le si era rotta la macchina e pertanto a chi rivolgersi se non ad un amico meccanico? Carmen si portò via Jeremy promettendogli di portarlo al parco giochi, Mark e Tracey rimasero a lungo perplessi ormai anche John aveva un alibi ma allora chi è l’assassino? Durante la notte la giovane cercò di trovare una soluzione, gli indiziati erano pochi e andava protetto J… ma certo John proprio perché la vittima immaginava che fosse il primo a essere sospettato lei voleva far sapere che non era lui il colpevole quindi bisognava proteggerlo dalle accuse ingiuste,ma allora chi poteva aver compiuto un gesto tanto assurdo? E soprattutto per quale motivo? Poco per volta i pensieri di Tracey assumevano un senso ma per ora aveva solo bisogno di dormire e perché no sognare qualcosa di piacevole.

Il vento soffiava violento e le prime luci offuscate dell’alba giungevano nel letto

di Tracey mentre alla porta il camlo suonava con impazienza, leggermente scocciata la ragazza si alzò per aprire e davanti si ritrovò Mark con un vassoio di profumanti cornetti alla crema in mano, fecero colazione e solo dopo qualche istante la ragazza si ricordò che era domenica, visto che Christian e il padre erano a pranzo da un amico di quest’ultimo e che Morgan era da Noemi, Tracey invitò il suo amato a pranzo, lui accetto con entusiasmo e contribuì nella preparazione, dopo vari argomenti la conversazione cadde sull’avvenimento del giorno prima ovvero sulla scoperta dell’alibi di John; Mark propose a Tracey di andare a parlargli, chissà che lui avrebbe svelato qualcosa di interessante, la ragazza accettò con la promessa che per il resto della giornata non se ne parlava più. Una volta sistemata casa i due si ritrovarono abbracciati sul divano, parlarono molto dei progetti sul futuro ed entrambi ne parlavano al plurale come se avessero già programmato di trascorrere il domani insieme!!! Mentre si baciavano Tracey capì di aver trovato l’uomo che aspettava da sempre, sin dalla prima volta che aveva guardato quegli occhi azzurri pieni di angoscia, lei lo aveva desiderato e ora lui era con lei, le sue mani le sfioravano la pelle, la accarezzavano e contemporaneamente la svestivano, erano travolti da quei momenti che speravano non finissero mai. Dopo una doccia il ragazzo se ne andò dando appuntamento a Tracey alla sera seguente per recarsi insieme da John; al rientro del padre e del fratello la ragazza non era là ad accoglierli in quanto era già avvolta dai sogni e dai ricordi della bellissima giornata ata.

Al suo risveglio Tracey era stordita, era molto stanca e debole,il mercurio all’interno del termometro la mise al corrente che la temperatura le era salita a 39°, questo però non la portò a rinunciare al programma della sera, chissà magari era il giorno della verità. I ragazzi vennero aperti da un giovane molto trasandato, aveva la barba di qualche giorno, i capelli sulle spalle di un color carbone, due occhi verde smeraldo e una carnagione scura, quella vista lasciò Tracey a bocca aperta, solo ora si rese conto del perché quel giovanotto avesse tanta influenza sulle

donne;sul volto di John apparve un sorriso quando vide Mark, li fece accomodare e si fece presentare la fanciulla, chiese il motivo della visita e gli venne spiegata tutta la situazione che ruotava intorno all’omicidio di Meg, Tracey gli raccontò ciò che in prima persona aveva vissuto lei, sul volto del ragazzo apparve un ombra e iniziò a raccontare … “conobbi Meg ad una festa,era una ragazza dolcissima e se è finita nel tunnel della droga è per colpa mia, tra noi filava tutto liscio finché non si è immischiata la madre voleva che lasciassi la figlia ma io non potevo perché l’amavo, riconosco che sotto l’effetto della droga mi è capitato di picchiarla e Mark ne è stato testimone, però non ne ero cosciente.. un giorno Meg mi disse che voleva star un po’ da sola forse aveva un altro non lo so, io da allora son stato con diverse donne tra cui Carmen ma lei è meglio non immischiarla malgrado è il mio alibi di ferro! La morte di Meg è stata un trauma per me, la sera prima è venuta a cercarla la madre, era su di giri io non l’ho mai sopportata quella donna magari l’ha uccisa lei.. piuttosto gradite una coca cola?” i due ragazzi accettarono la bevanda e dopo qualche chiacchiera se ne andarono ancora più confusi di prima. John e Carmen, Mary e lo stesso Mark avevano un alibi ma allora poteva la supposizione di John esser reale? E perché una madre ucciderebbe la figlia? Il cerchio si stava restringendo e presto la verità sarebbe saltata fuori. Nel tragitto verso casa Tracey chiese un po’ titubante a Mark se avesse mai avuto una relazione con Meg, il ragazzo in modo secco rispose che era successo tutto in una notte in cui entrambi erano soli e abbattuti, specificò che di questo John non ne era al corrente; pochi istanti dopo a Tracey venne in mente la dichiarazione di Mary in cui parlava di una lite tra i due ragazzi proprio per quella faccenda, un po’ tesa lo riferì a Mark che frenò la macchina di colpo, allibito di tale dichiarazione il giovane disse che quel litigio non aveva mai avuto luogo e turbato si chiese il perché di tale bugia!!! Dopo attimi di silenzio sul viso di Mark apparve un ombra e rivolgendosi a Tracey disse … “io a Mary confidai di esser innamorato di Meg e le parlai del nostro breve rapporto, lei rispose che era ingiusto da parte mia parlargliene dato che ero al corrente dei suoi sentimenti nei miei confronti … sai la notte dell’omicidio ero ubriaco, sinceramente non ricordo di aver fatto l’amore con Mary ma la presi in parola, ora però ho un dubbio … se quel rapporto non fosse mai esistito? E se io sono solo un alibi? Tracey ho paura, poi ricordo che a notte

inoltrata fu lei a dirmi della telefonata di Meg, se non fosse mai esistita quella telefonata? Se fosse stata tutta una messa in scena?” Mark era terrorizzato, i ricordi di quella notte erano vaghi e se i suoi presentimenti erano veri? Tracey abbracciò il fidanzato invitandolo a calmarsi, dentro di sé la ragazza pensava che poteva essere tutto vero … il viaggio proseguì in totale silenzio. Arrivati all’abitazione i due ragazzi trovarono auto della polizia e tanta agitazione tra gli inquilini, preoccupata la ragazza si avvicinò dai familiari per sapere cosa era accaduto e Morgan raccontò “mi ha chiamato papà da Noemi era agitato per cui sono corso, sia lui che Christian si sono addormentati presto pertanto l’abitazione sembrava vuota, a quanto pare papà ha sentito forti rumori e si è alzato per controllare ed ha visto una ragazza uscire di fretta dalla tua camera ma essendo assonnato non ha notato altro!” Tracey rabbrividì e Mark l’abbracciò, forse qualcuno voleva farle fare la stessa fine di Meg e loro erano più che sicuri di sapere chi era quel qualcuno. La sera seguente Tracey e Mark misero in atto il piano organizzato la mattina, si avviarono all’abitazione di Mary ed una volta arrivati Mark salì lasciando Tracey in macchina, il ragazzo era attrezzato di registratore, era rischioso ma se alla ragazza usciva fuori la verità il caso era chiuso. Mary si rivelò molto felice di quella visita inaspettata, tra i due seguì un dialogo condotto da Mark con un tono duro e deciso … “Bene Mary ci ho pensato molto e son arrivato ad una conclusione, la notte dell’omicidio tra me e te non è successo niente vero?” “ma cosa stai dicendo?” la ragazza stava impallidendo sempre più “cosa dico? Dico che essendo ubriaco non potevo ricordare niente e tu ne hai approfittato facendo di me il tuo alibi non è cosi?” “tu sei pazzo …” “no la pazza sei tu, ti confessai di amare Meg e tu per gelosia l’hai uccisa e al tuo rientro hai inventato la storia della sua chiamata ma quella telefonata non è mai esistita ho ragione?”. Alla ragazza scesero le lacrime e con un filo di voce disse “io ti amavo e ti amo più di me stessa, mi aveva portato via John ma a te non volevo rinunciare per

questo motivo l’ho uccisa … “ Mark era impressionato da quella triste realtà era furioso e continuò “ieri volevi uccidere anche Tracey? Peccato che ti è andata male vero Mary?”, la ragazza quasi con orgoglio gli rispose “ si anche lei voleva portarti via e non potevo permetterlo ma comunque non ci sono prove a mio carico”. “ qui ti sbagli le prove ci sono ed inoltre Tracey è qui sotto ed avrà già chiamato la polizia, mi dispiace Mary ma è la fine per te!” e con un sorriso mostrò il registratore, dopo tanti insulti Mary afferrò un coltello diede uno spintone a Mark e scese con rapidità le scale, il ragazzo era in svantaggio infatti quando arrivò al portone vide Mary sferrare ripetute pugnalate alla povera Tracey che un attimo prima era intenta ad ammirare il tramonto, mai avrebbe immaginato che quello sarebbe stato il suo ultimo tramonto!!!

Mary venne arrestata per duplice omicidio, Christian e il padre si trasferirono dai parenti di Milano, Morgan invece andò a vivere con Noemi con cui qualche anno dopo si sposò; Carmen si trasferì da Mark per aiutarlo con Jeremy, quest’ultimo pochi anni dopo morì a causa del tumore, Mark solo molti anni dopo si sposò proprio con Carmen da cui ebbe una bellissima bambina che chiamarono Tracey.

La vita è un nulla, bisogna viverla godendosi tutte le piccolezze e talvolta non immischiandosi nella vita degli altri, prima o poi succederà a tutti di vedere l’ultimo TRAMONTO DEL SOLE!!!

FINE