VALENTINA BARBIERI
Fantasmi e Fenomeni Paranormali
- La Maledizione di Ondine
Titolo: Fantasmi e Fenomeni Paranormali - La Maledizione di Ondine Autrice: Valentina Barbieri
Copertina di Vanesa Georgieva Garkova Smashwords Edition
© Tutti i diritti riservati all’Autrice Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta senza il preventivo assenso dell’Autrice.
I fantasmi e i fenomeni paranormali citati sono ripresi nella saga “I Guardiani dei Portali”.
Il primo volume, La Maledizione di Ondine, è disponibile su tutti i migliori store online: Amazon, InMondadori, Ibooks, IBS, La Feltrinelli, Mediaword e tanti altri!
Booktrailer: http://www.youtube.com/watch?v=4jXPDtdCdto
SOMMARIO
IL FANTASMA DI ATENE IL CIMITERO DI BACHELOR’S GROVE IL FANTASMA DI BELL WITCH IL FANTASMA SENZA FACCIA IL POLTERGEIST DI ENFIELD IL FANTASMA DELLA VEDOVA DI CHELTENHAM FANTASMI ITALIANI: AZZURRINA IL BRUSIO DI TAOS
IL FANTASMA DI ATENE
Il primo caso nella storia di fantasmi ci viene testimoniato dal filosofo Athenodorus dell’Atene del primo secolo, caso riportato poi dallo scrittore romano Plinio “Il Giovane”. Proprio Plinio ci racconta come ad Atene vi fosse una bellissima e grande villa infestata: molte persone udivano voci nella notte e stridii di catene. Alcuni testimoni giurarono di aver visto il fantasma di un uomo anziano, legato a pesanti catene. Il vecchio, dalla barba lunga, i vestiti sporchi e lacerati, con i polsi e le gambe legate, alzava un muto grido al cielo. Gli ateniesi del primo secolo erano soliti andare a visitare la casa di notte, confermando la presenza dello spirito. Una maledizione sembrava colpire i curiosi: molti furono colpiti da gravi malattie o morirono per cause sconosciute. Nessuno volle acquistare quella casa, che cadde in rovina. Il povero filosofo Athenodorus non poteva permettersi altro che un rudere sulla testa: quella enorme casa lasciata al tempo e alle intemperie faceva al suo caso e da filosofo non poteva credere alle dicerie della gente. Athenodorus era solito are le serate a studiare: la prima notte nella villa udì il suono delle catene strisciare sui pavimenti, sempre più vicini, fino a quando non apparve dinanzi a lui. Il vecchio, attirata l’attenzione del filosofo, corse nel cortile esterno dell’abitazione e alzò le braccia incatenate, indicando un punto preciso. Athenodorus, per nulla preoccupato, si limitò a tornare a letto. Secondo gli scritti di Plinio, il giorno dopo Athenodorus si recò dal magistrato locale testimoniando cosa era accaduto. Il magistrato dispose di scavare nel giardino nel punto indicato. Fu ritrovato uno scheletro umano con lunghe catene arrugginite, ancora ben salde alle ossa. Allo scheletro fu data una degna sepoltura e da allora Athenodorus poté dormire sonni tranquilli nella sua grande casa.
IL CIMITERO DI BACHELOR’S GROVE
Il cimitero di Bachelor’s Grove è considerato il più infestato al mondo: i casi di fenomeni paranormali registrati sono più di un centinaio in quel luogo di riposo a Chicago. Seppur non più utilizzato per le sepolture, Bachelor’s Grove è il più antico cimitero della contea. Piccolo e recintato su tutti i lati, lambito da un piccolo lago, è stato lasciato all’incuria e alle intemperie; i frequenti atti vandalici dovuti alla nomea del cimitero hanno portato alla distruzione delle bellissime tombe e statue che lo decoravano. Alcuni corpi sono stati trafugati dai loculi e dalle bare; riti occulti in quel luogo paranormale hanno portato le autorità alla scoperta di resti animali bruciati. Tra gli anni settanta e ottanta avvenne l’apice delle segnalazioni di fenomeni paranormali: i visitatori testimoniarono avvistamenti di orbs, ovvero strane luci globulari.
La madonna del cimitero
Moltissimi investigatori del paranormale hanno tentato di catturare su pellicola i fenomeni misteriosi di Bachelor's Grove. Migliaia di fotografie mostrano strani effetti di luce, corpi sfocati, volti spettrali e orbs. La foto più interessante venne scattata nel cimitero da Mary Huff, un membro della Ghost Research Society, nell'agosto del 1991 in pieno giorno. Con una pellicola sensibile agli infrarossi, la Huff scattava le foto ogni qualvolta i suoi equipaggiamenti segnalassero qualcosa di anomalo nell’atmosfera. La foto della Madonna mostra una giovane donna semitrasparente, vestita con abiti di un'altra epoca, seduta su una pietra tombale. La strana presenza non risultava visibile agli occhi nudi del team dei ghost hunter.
Gli investigatori riuscirono anche a collezionare molto materiale audio: nei nastri, grazie al fenomeno della metafonia, era possibile udire chiaramente pronunciare nomi di persone. I nomi furono confrontati con quelli dei defunti seppelliti nel cimitero e risultarono gli stessi.
La macchina fantasma
Nel 1971 una coppia transitò dal cimitero in auto, quando nella stessa stretta stradina apparì un veicolo di colore rosso vecchio stile. La macchina vintage correva a una velocità troppo sostenuta per la strada piccola del cimitero. L'uomo suonò ripetutamente il clacson per richiamare l'attenzione dell'altro guidatore, ma senza esito. A pochi metri all'impatto tra i due veicoli, e proprio mentre le due macchine stavano per scontrarsi, la donna seduta al lato del eggero si accorse che non c'era alcun guidatore nell'altro veicolo. Poi, stranamente la macchina ò attraverso l'altro veicolo, e quando la coppia, terrorizzata, scese per controllare i danni, si accorse che sulla loro macchina non c'era nemmeno un segno dell’urto. Il veicolo fantasma l'aveva letteralmente attraversata. Nessuno è mai riuscito a ricollegare la macchina rossa fantasma a una reale storia, ma ancora oggi molti di quelli che visitano Bachelor Grove affermano di vedere lo strano veicolo percorrere a folle velocità la stradina che attraversa il cimitero, sparendo poi nel nulla.
Il lago
Oltre alle apparizioni che avvengono all’interno del cimitero, anche il lago adiacente a Bachelor House è teatro di strani fenomeni paranormali.
Durante il proibizionismo Americano degli anni ’20, i gangster di Chicago erano soliti gettare i cadaveri delle vittime in quelle acque. Diversi testimoni hanno dichiarato di aver visto persone sedute sulle sponde del lago, che sparivano non appena ci si avvicinava. Agli atti criminosi del ato si aggiungono gli atti di vandalismo degli ultimi decenni: alcuni teppisti hanno gettato le lapidi delle tombe nel lago e alcuni testimoni affermano di aver visto fantasmi tentare di recuperare le lapidi dalle acque, ovviamente senza successo.
Gli avvistamenti più frequenti sono quelli del fantasma di un monaco, in visita ogni notte alla tomba della figlia illegittima, e quella di un contadino che eggia su un cavallo. I documenti del 1870 confermano che effettivamente un contadino perse la vita cadendo e affogando in quel lago.
La casa sul lago
Tra i fenomeni paranormali più importanti riportati su Bachelor Grove si parla anche dell'avvistamento e della scomparsa di una casa colonica infestata. La casa, vista in lontananza, sembrerebbe assolutamente reale: una villetta a due piani in stile coloniale. Ma chiunque abbia tentato di avvicinarsi, l'ha vista diventare sempre più lontana, sempre più piccola, e talvolta scomparire all'improvviso. La leggenda vuole che chi riesca a raggiungere ed entrare in quella casa non riesca più a tornare in questa dimensione. La casa sul lago rappresenta un portale spazio-temporale che forse collega la nostra dimensione a un’altra.
Alcuni documenti dimostrano che effettivamente una casa fu costruita vicino al lago nel 1890 circa. La casa Schmidt, in nome dei proprietari, fu persino fotografata nel 1914. Le foto successive, scattate da fortunati testimoni del fenomeno paranormale, dimostrano come la casa sia cambiata notevolmente negli anni, come se nell’altra dimensioni i lavori di ristrutturazione e ampliamento fossero continuati per tutto il secolo, mentre in questa la casa è completamente scomparsa.
IL FANTASMA DI BELL WITCH
Prima della Guerra di Secessione Americana, un piccolo paese del Tennesee fu colpito da un caso di infestazione: fenomeni di poltergeist e di creature spettrali tormentarono un povero uomo fino alla morte. Ancora oggi è considerato tra i casi più efferati tra i fenomeni poltergeist. John Bell era un ricco contadino che possedeva mille acri vicino ad Adams, Tennessee. L’uomo aveva una moglie e otto figli. La famiglia Bell, essendo molto ricca, poteva permettersi di impiegare degli schiavi di colore nella coltivazione dei campi. I primi fenomeni insoliti si verificarono nel 1817 con i apparentemente provenienti dal nulla e un misterioso bussare alle pareti domestiche. Col are dl tempo gli eventi si intensificarono, fino quasi a far tremare la casa dalle fondamenta. Colpi di tosse, urla, porte che sbattevano e scritte che si materializzavano sui muri. Durante la notte erano udibili lamenti di animali provenienti dal giardino esterno. Le lenzuola venivano tirate via dai letti. I figli di Bell sembravano essere i più colpiti dalle violente attenzioni del poltergeist: il piccolo Richard una notte venne letteralmente tirato in aria per i capelli. Betsy spesso era presa a schiaffi e riportava graffi e lividi su tutto il corpo. In un primo momento, i Bell pensarono di tenere questa storia per loro, ma gli attacchi divennero talmente intollerabili che decisero di chiedere aiuto al vicino di casa, James Johnson. L’uomo scoprì che gli spiriti potevano essere tenuti lontani praticando esorcismi: i fenomeni sembravano cessare. Mesi dopo i fenomeni si ripresentarono e la figlia Betsy venne presa a schiaffi più volte in modo estremamente violento da forze invisibili. Betsy fu costretta a are le notti nella casa di alcuni amici di famiglia vicini di casa, nella speranza di poter dormire sogni tranquilli, ma la presenza la perseguitava letteralmente e persino i vicini vennero coinvolti in attacchi fisici piuttosto violenti.
I medium coinvolti dalla famiglia entrarono in contatto con l’entità e trascrissero alcune frasi molto dirimenti e spaventose.
“Io sono lo spirito di ovunque, del Paradiso, Dell’Inferno e della Terra. Io sono nell’aria, nelle case e in ogni posto in ogni momento. Io sono stato creato milioni di anni fa. Questo è tutto quello che ti è dato sapere”.
In un’altra occasione l’entità sostenne di essere lo spirito di una persona sepolta nelle vicinanze alla casa e che le sue ossa erano state sparpagliate, alcune sotto le fondamenta della casa. I Bell scavarono in tutto il circondario, ma non trovarono tracce di ossa. In una terza occasione, lo spirito disse di essere il fantasma di un vecchio immigrato e di avere un tesoro sepolto sotto la casa. Invitò la famiglia Bell a scavare in un punto preciso del loro giardino per dissotterrare una cassa, ma dopo che la famiglia ebbe cercato per ore fino a notte fonda li schernì con una grassa risata, confessando che si trattava di uno scherzo. Col tempo l’entità prese sempre più forza e tutti gli abitanti della casa e chi andava a trovarli venivano presi a schiaffi e la violenza dei colpi era chiaramente distinguibile e causava dolori intensi ai malcapitati. In città iniziò a girare voce che l’infestazione fosse opera di una strega. Lo spirito quindi colse l’occasione per una successiva comunicazione, nella quale annunciava di essere la strega Kate Batts, e che il suo obiettivo era di tormentare Jack Bell per tutta la vita. Da allora lo spirito venne chiamato “Kate”. “Kate” da allora visitò la famiglia Bell tutti i giorni, e visitò anche molte altre case di Robertson County. “Kate” fece predizioni sul futuro, preannunciando la Guerra Civile e le due Guerre Mondiali nel 20esimo secolo. Ma il suo obiettivo primario rimase sempre “il vecchio Jack”, così chiamava John Bell, e la piccola Betsy. Le vicissitudini dei Bell divennero così famose che il Generale Andrew Jackson decise di incontrarli, ingaggiando per loro un famoso “cacciatore di streghe”
esperto di esorcismi. Quando l’uomo arrivò all’ingresso del viale della casa, la carrozza si fermò e i cavalli si rifiutarono di muovere un o, costringendo l’esorcista ad avanzare a piedi. Quella stessa notte “Kate” annunciò la sua presenza con fortissimi rumori di i. Il cacciatore di streghe, armato di una pistola con proiettili di argento cercò invano di colpire le ombre dello spirito. Nei mesi successivi John Bell cadde vittima di febbri improvvise e molto alte, delle quali “Kate” dichiarò di essere la causa. Alla fine, dopo lunghe sofferenze, John Bell venne ritrovato un mattino morto nel suo letto. Dopo la morte di John Bell le apparizioni di “Kate” diminuirono fino quasi a scomparire del tutto, ma ancora oggi l’intera area intorno a quella che era la fattoria Bell si ritiene infestata dagli spiriti. Nelle vicinanze della Fattoria Bell è stata rinvenuta, moltissimi anni dopo gli avvenimenti narrati, una caverna. Vicino al suo ingresso vi è un cimitero indiano più volte profanato negli anni per costruire delle strade di collegamento alle città vicine. Le ossa portate alla luce sarebbero state depositate, alla rinfusa. Strani fenomeni sono stati rilevati all’imboccatura di questa grotta: molte fotografie rivelano immagini completamente nere, e in altre invece persone o oggetti fotografati scompaiono dall’immagine. Inoltre numerosi sono gli avvistamenti di sfere di luce al suo interno. Per diversi investigatori del paranormale la caverna rappresenterebbe una porta di aggio interdimensionale.
IL FANTASMA SENZA FACCIA
Nell’Isola di Pawleys, poco distante dalla costa del Sud Carolina, quando ancora non esistevano le tecnologie moderne per prevedere gli uragani in anticipo, gli abitanti del posto facevano affidamento nell’apparizione dell’Uomo in Grigio, senza faccia, che si mostrava ogni qual volta era in arrivo un uragano. Per anni è stato considerato il salvatore dell’isola. La leggenda narra che una ballerina di Charleston, grazie alla sua bellezza avrebbe potuto sposare qualsiasi uomo facoltoso e importante del paese, ma la donna, contrariamente al volere della famiglia, si innamorò di suo cugino, molto più giovane di lei e dal futuro incerto. La famiglia, per allontanarli e per evitare scandali, decise di mandare il ragazzo in Francia. Il ragazzo promise di tornare per sposarla, ma pochi mesi dopo giunse dall’Europa la notizia della sua morte. La giovane ballerina soffrì moltissimo e per molti anni non cedette ai corteggiatori, fino a quando non acconsentì a sposarsi con un vecchio amico di famiglia. Nel 1778 il marito venne richiamato nell’esercito per combattere nella Rivoluzione Americana, e la donna cosi decise di ritrasferirsi a Pawleys. Mentre si trovava sull’isola, un uragano investì le coste, facendo affondare un traghetto. Nella stessa notte, però, un naufrago emerse dalle acque e raggiunse la porta di casa della giovane ballerina, in cerca di aiuto. La donna aprì la porta, e si trovò davanti il viso che ormai non sperava più di rivedere: il suo amato era tornado dalla Francia e le notizie sulla morte erano infondate. Dopo aver scoperto che la ragazza era sposata, amareggiato, ripartì. In seguito il marito tornò dal fronte e la donna trascorse il resto della sua vita con lui, senza mai raccontargli di quello che era accaduto, ma da allora, ogni volta che la famiglia si trasferiva a Pawleys la donna veniva perseguitata da una figura in grigio, che la osservava tutte le notti dalla spiaggia fuori casa. Quando, una notte, la donna decise di avvicinarsi per capire chi fosse, scoprì che
quella figura era senza volto.
La misteriosa figura iniziò ad apparire anche agli altri abitanti dell’isola prima di un uragano, avvertendoli del pericolo.
IL POLTERGEIST DI ENFIELD
I fenomeni paranormali di Enfield si svolsero nella cittadina omonima vicino a Lontra tra il 1977 e il 1978 nella casa di Peggy Hodgson, una donna divorziata che viveva con i suoi quattro figli in una casa popolare al 284 di Green Street. I primi a lamentare qualcosa di insolito furono Janet e il fratello Peter, che raccontarono alla madre di aver sentito i loro letti tremare. La sera seguente si udirono degli strani colpi sulle pareti, e in seguito la stessa Peggy, inizialmente scettica, vide un grosso cesto di biancheria scivolare lungo il pavimento senza che nessuno lo toccasse. Lo rimise al suo posto, ma il cesto si spostò nuovamente, tornando nella posizione precedente, dalla quale fu impossibile rimuoverlo. Terrorizzata, la signora chiamò la polizia. Mentre gli agenti effettuavano la perlustrazione udirono una serie di colpi di origine ignota e vide una sedia muoversi da sola. In seguito, firmò una dichiarazione scritta nella quale garantiva la veridicità dell'episodio. Due giornalisti del Daily Mirror, interessati al fenomeno, videro personalmente alcuni mattoncini di Lego spostarsi e fluttuare in aria, e furono colpiti dagli stessi oggetti. Fu proprio il giornalista a suggerire a Peggy Hodgoson di contattare la Society for Psychical Research, che affidò il caso a Maurice Grosse. Tra i vari fenomeni osservati da Grosse vi furono raps (rumori di grattamento sulla porta), spostamenti di oggetti, di mobili, correnti fredde, pozze d'acqua che comparivano misteriosamente e piccoli incendi che si accendevano e si estinguevano spontaneamente. Numerosi anche i disturbi di tipo elettromagnetico: molti apparecchi utilizzati per monitorare la situazione subivano dei guasti, i nastri dei giornalisti venivano danneggiati o addirittura cancellati, in certi casi le componenti metalliche interne di alcuni strumenti furono trovate inspiegabilmente piegate. I fenomeni sembravano incentrarsi sulla piccolo Janet, che veniva strattonata con
violenza durante la notte. Alcuni testimoni affermarono addirittura di averla vista levitare. Questa nuova fase dei fenomeni coincise col primo ciclo mestruale di Janet. I fenomeni si tramutarono in una sorta di possessione demoniaca: Janet iniziò a usare una voce profonda e diversa, dialogando con i presenti a nome dell’entità, Bill, che pareva riuscire a leggere nel pensiero e avere potere di chiaroveggenza. Maurice Grosse chiese direttamente all’entità come fosse morto e Bill rispose che era morto in quella casa dopo essere diventato cieco. Alcuni mesi dopo la famiglia fu contattata da un certo Terry Wilkins che sosteneva che il padre, defunto da anni, avesse vissuto in quella casa, luogo anche della sua morto. Gli furono fatte ascoltare le registrazioni della voce prodotta da Janet e confermò che fosse uguale a quella del padre. Dopo l’autunno del 1978 i fenomeni scemarono e alcuni investigatori del paranormale non furono mai convinti della reale presenza dell’entità, accusando involontariamente la piccola Janet di autosuggestione.
IL FANTASMA DELLA VEDOVA DI CHELTENHAM
Il fantasma di Cheltenham, Inghilterra, è ricollegata alla storia Rosina Despard, giovane ragazza che si trasferì con la famiglia al grande palazzo a Pittville Circus Road. Il primo avvistamento avvenne nel 1882: Rosina, nel suo letto, udì un rumore sul pianerottolo. Pensando che potesse essere sua madre aprì la porta, ma fuori non c’era nessuno. Cauta, la ragazza scese qualche gradino lungo il buio corridoio. La fiamma della candela guizzava sulle pareti e sul soffitto. All’improvviso, di fronte a lei, in cima alle scale, Rosina scorse una donna alta, avvolta in un abito da lutto con un velo che scendeva a coprirle il viso. Sotto lo sguardo della giovane, la figura discese le scale in silenzio; quando Rosina tentò di seguirla, la fiamma della candela si spense, facendola piombare nell’oscurità totale. Fu così che ebbero inizio le infestazioni nella casa dei Despard. I fenomeni durano più di dieci anni e le testimonianze furono molte, arricchite da dettegli convincenti dai membri della famiglia e conoscenti. Rosina Despard non era affatto un’adolescente visionaria, ma una giovane donna che aveva intrapreso gli studi di medicina, cosa a quell’epoca del tutto inconsueta nell’Inghilterra vittoriana ed in qualsiasi altra nazione. Eppure la ragazza di scienza confermò di aver avvistato il fantasma della vedova diverse volte. Il fantasma, che si mostrava abitualmente con un velo sul viso, non parlò mai, e ignorava Rosina, quando la giovane si azzardava a rivolgergli la parola. Quando la ragazza tentava di fermare la figura, questa spariva; non avvenne mai un contatto diretto, poiché il tocco di Rosina faceva scomparire la vedova. Nell’estate del 1884, due anni dopo la prima apparizione, le infestazioni del fantasma divennero più frequenti. Una sera Rosina e le sorelle raccontarono di averlo visto, ognuna per proprio conto, mentre sostava in giardino. Nonostante l’inquietante presenza non sembravano esserci motivi per avere paura. In tutto il suo notturno girovagare lo spirito sembrava assolutamente
noncurante dei mortali che lo circondavano e il suo sguardo doloroso non recava in sé alcuna minaccia. Specie nei primi anni del suo soggiorno l’aspetto del fantasma era così concreto e verosimile che spesso lo si scambiava per un visitatore in carne ed ossa. Grazie agli infaticabili sforzi di Frederic Myers, che apprese di questi singolari eventi verso la fine del 1884, quello di casa Despard rimane forse il caso meglio documentato di dimore infestate da fantasmi. Myers, il pioniere della parapsicologia che due anni prima aveva contribuito alla fondazione della Society for Psychical Research di Londra cercò di trarre il maggior numero di informazioni visitando varie volte la casa di Cheltenham per intervistare Rosina e la sua famiglia. Frederic Myers scrisse le memorie di Rosina. Nel suo racconto concludeva che il fantasma doveva essere lo spirito di una certa Imogen Swinhoe, seconda moglie dell’uomo che originariamente era stato proprietario della casa. L’aspetto del fantasma somigliava in modo incredibile alle foto d’epoca della donna, morta nel 1878. Imogen Swinhoe è sepolta nel cimitero di una chiesa a circa 500 metri dalla casa di Pittville Circus Road.
FANTASMI ITALIANI: AZZURRINA
La leggenda di Guendalina, meglio conosciuta come Azzurrina, viene tramandata ormai da secoli dagli abitanti di Montebello, vicino a Ravenna. Guendalina, figlia del feudatario di Montebello Uguccione, nacque nel 1370. La bambina era albina e la superstizione popolare del tempo collegava la malattia genetica come un chiaro segno demoniaco. Per questo il padre decise di farla sempre scortare da un paio di guardie, evitando che uscisse dal castello affinché la superstizione del popolo non la mettesse in pericolo. La madre le tingeva ripetutamente i capelli con pigmenti di natura vegetale, che però non trattenevano il pigmento: i deboli capelli chiari si tingevano di riflessi azzurri. Complici anche la carnagione e i capelli chiari, venne chiamata Azzurrina.
Un giorno, durante un temporale estivo, la bambina giocava nei corridoi del castello con una palla di pezza nella fortezza, guardata a vista da due soldati incaricati di proteggerla. La palla rotolò giù per la scala che portavaalla ghiacciaia, una sorta di cantina. Sapendo che quella stanza aveva una sola via di entrata, i soldati non si preoccuparono quando videro Azzurrina che si lanciava all'inseguimento della palla. Sentirono solo un grido da lì sotto, quando scesero per cercare la bambina non trovarono né la palla né Azzurrina. Tutta il castello fu setacciato, ma non venne mai ritrovato il suo corpo. All’epoca si pensò a un rapimento da parte di alcuni contadini, che avevano additato la bambina come causa del pessimo raccolto.
In periodo rinascimentale le gallerie del castello furono murate per proteggervi i tesori dai nemici; negli anni della ristrutturazione gran parte di queste sono state poi riaperte. Tutte tranne una, quella in cui scomparve Azzurrina, che sembra essere stata murato in epoca molto antecedente alle altre. Riaprire la galleria significherebbe mettere a rischio la stabilita di alcune parti
dell'intera struttura. Gli investigatori del paranormale hanno notato una notevole attività magnetica e variazioni della temperatura in quella galleria. Le guide del castello raccontano che anni fa il custode stava pulendo il pavimento quando vide una figura femminile di consistenza eterea che camminava con i piedi contro il soppalco e a testa in giù. Sotto il soppalco sono rimaste le orme di piedi nudi, ancora visibili nonostante l’accurata pulizia del legno e il tempo trascorso. La RAI e l’università di Bologna effettuarono diverse registrazioni nel castello. La leggenda dice che la bambina si manifesti ogni cinque lustri durante il solstizio d’estate (che coincide con la sua morte); nel 1990 Il 21 giugno, tecnici del suono effettuarono le prime registrazioni con delle sofisticate apparecchiature. All’ascolto si sentirono i rumori di tuoni, uno scrosciare violento di pioggia, poi una voce. Nell’anno 1995, fine del successivo lustro, sempre 21 giugno, vennero effettuate nuove registrazioni in cui si udì lo stesso suono. Ai turisti del Castello di Montebello sono fatte ascoltare le registrazioni e ad alcuni sembra un pianto di bambina, ad altri una risata, molti dicono di sentirci una voce, di distinguerci una parola, tanti altri sostengono di non sentirci nulla. Nel 2005 nuove registrazioni dal castello avrebbero prodotto risultati più clamorosi. Voci richiamanti un nome e la parola “mamma” più volte.
Per chiunque volesse visitare il castello personalmente, può recarsi a Montebello e ascoltare queste incredibili registrazioni.
IL BRUSIO DI TAOS
Il Taos Hum è un ronzio che non lascia dormire gli abitanti dell’omonima cittadina del New Mexico. Il suono a bassa frequenza nelle Montagne Rocciose persiste come un’antica maledizione, viaggia per decine di chilometri nell’aria tersa, spingendo chi lo sente all’esasperazione. La cittadina si trova su un altipiano a 2 mila metri d’altezza, non lontano dal celebre villaggio di Adobe costruito dai nativi Pueblo tra il 1000 e il 1450 d.C. Un tempo il luogo era silenzioso e sacro, ma nel 1991 è arrivato il «Taos Hum», il fantasma sonoro. Il sito Live Science l’ha classificato tra i 10 grandi fenomeni inspiegabili dalla scienza. Gli hearers, quelli che avvertono il ronzio, lamentano uno stato di malessere generale e sintomi anche gravi (emicranie, difficoltà respiratorie, attacchi di panico, insonnia). Non servono tappi per orecchie, ansiolitici, sonniferi. Alcuni disperati sono scappati da casa in piena notte, percorrendo centinaia di km alla ricerca dell’origine del ronzio. Il ronzio è caratterizzato da una bassa frequenza, compresa fra 30 e 80 Hz, e quindi è difficilmente rilevabile dagli strumenti. Gli hearers sono il 2% della popolazione della contea e non risultano affetti da disturbi uditivi. Già nel ’93 gli abitanti di Taos, esasperati, ottennero l’intervento di un team di esperti che, diretto da Joe Mullins della New Mexico University, coinvolse l’audiologo James Kelly e centri come il Los Alamos National Laboratory, il Phillips Air Force Laboratory e i Sandia National Laboratories. Si condussero rilevamenti acustici, geodinamici, magnetici, elettromagnetici e nel ‘95 stilarono un rapporto che tuttavia non chiariva il mistero. Esclo però l’origine geofisica, visto che l’area è poco sismica. Oggi Taos è un luogo di turisti del mistero. Sono state fatte ipotesi fantasiose: spiriti indiani, potenze infernali o extraterrestri. Una possibile spiegazione ufficiale è il disturbo uditivo conosciuto come acufene (tinnitus) o un problema al timpano degli hearers.
Credete negli spiriti? Nelle possessioni demoniache? Il mondo dei morti è in sobbuglio
Quando attraversi le porte che separano il mondo dei vivi da quello dei morti, devi essere sicuro di poter tornare indietro…
La Maledizione di Ondine
Per altre informazioni sulla serie: http://lamaledizionediondine.wordpress.com/