Una Storia D'amore. 42ld

UNA STORIA D'AMORE

Dedica e/o Citazione

PREMESSA

Ok, forse non esiste una trama per questo libro ma tu che stai per comprarlo o stai per leggerlo devi sapere alcune cose di questo scritto. Non classifico questo libro un romanzo e forse non classifico questo libro nemmeno “libro” perchè, lo classifico un diario. Quei classici diari che un ragazzo scrive per raccontare la propria vita, giorno dopo giorno. Ho deciso di farti leggere questa storia per darti dei consigli. Bene, chi sono io per darti consigli? Hai ragione, non sono assolutamente nessuno e nemmeno ti conosco ma davvero, in Italia e nel mondo forse stiamo un po esagerando. Facendoti leggere queste pagine ho deciso di farti capire che in fondo per essere felici, basta a volte anche solo una persona e il resto si scorda. Siamo nel 2015 è la situazione non è bella, un po per colpa del popolo che sta impazzendo e un po per colpa di altri ma comunque, non stiamo migliorando anzi. Sono un ragazzo di 18 anni appena compiuti è nonostante io abbia problemi come tutti e so che se continuiamo così il mio futuro non sarà dei più brillanti, sono felice. E' così bello sorridere vero? Non lasciamoci rovinare la vita dai problemi perchè, la felicità chiama felicità. Voglio dire, insomma, se tu sarai felice oggi avrai un giorno in meno in cui dirai

“Che schifo”. Se tu sarai felice oggi, non sarai triste. Secondo me è bellissimo e tu? Tu che ne dici?

In questo libro voglio raccontarti la mia storia d'amore, quella che mi sta facendo andare avanti con il sorriso. Secondo me è proprio questo di cui abbiamo bisogno, l'amore. L'amore quello vero, che ormai sta svanendo nel tempo. Tu che stai leggendo questa pagina puoi aver deciso di chiudere il libro e posarlo dove l'hai preso e allora, non mi resta che darti l'ultimo consiglio. Non mollare. Se sei sposato stalle vicino, se sei fidanzato sposatela e se sei innamorato di lei e lei non lo sa, dichiarati.

Se hai deciso di leggermi, non mi resta che augurarti una buona lettura.

21 APRILE 2014 Il giorno più bello della mia vita.

Mi chiamo Stefano, ho 18 anni e ora sto per raccontarvi la nostra storia. Ho conosciuto una ragazza che mi ha cambiato la vita e nonostante tutti i problemi che abbiamo ora nel mondo, io non ci penso. Perchè penso a lei.

Ma che storia è, se si inizia dalla fine? Bene, indietro col tempo.

15 AGOSTO 2011

Se non ricordo male era questo il giorno in cui decisi di scriverle per la prima volta, come fanno tanti ragazzi, tramite Facebook. Nel grande paese dove abitavo non ero tanto apprezzato dalla gente per via dei miei comportamenti, spesso da bulletto.

Era estate e non uscivo molto durante le giornate, ed è proprio per questo motivo che stavo spesso attaccato al computer. Ero abbastanza alto per la mia età e anche come corporatura non ero piccolino. Ero quel classico ragazzo che aveva tanta, tantissima voglia di rompere le palle alla gente ma a quell'età, in quel periodo, era un comportamento abbastanza “normale”. Quel giorno come tantissimi giorni, ero attaccato a Facebook a farmi un po gli affari degli altri e a farmi due risate.

Sarei un bugiardo a scrivervi un'ora falsa ma, durante la giornata ho ricevuto una richiesta d'amicizia da una persona che ancora non conoscevo. In quel periodo non mi facevo tanti problemi a scrivere alle ragazze ed è proprio per questo motivo che decisi di scrivere alla persona che mi aveva appena chiesto l'amicizia.

La prima cosa che notai dalla foto del profilo era sicuramente la bellezza di questa ragazza, una bellezza che ti rimane impressa.

Avevo 15 anni e non potevo lasciarmela scappare.

A scuola non andavo per niente bene anzi, avevo appena ato l'esame di terza con un 6 scarso e molto probabilmente regalato ed è proprio per questo motivo che avevo deciso di approcciare un discorso parlando di scuola.

Gli dicevo che doveva andare bene e che era importante ma, in realtà ero io il primo che faceva schifo ma almeno così, potevo sembrare uno intelligente.

Nonostante io non sapessi nulla sull'andare bene a scuola, l'argomento funzionava e finalmente abbiamo iniziato a messaggiare come due persone normali. Questa ragazza mi prendeva parecchio, non riuscivo a smettere di messaggiare con lei ed è proprio per questo motivo che forse, non l'abbiamo fatto più di un'oretta. Siamo strani noi ragazzi, più la vogliamo e più vogliamo farci desiderare. Se c'è una cosa che mi hanno sempre detto è che facendo aspettare una ragazza, quest'ultima verrà da voi.

Bene, mi hanno sempre detto una cavolata ed è sempre stato il peggior consiglio sulle ragazze che io abbia mai ricevuto. Ma non era quel caso comunque, perchè il giorno dopo lei mi ha riscritto.

16 AGOSTO 2011

Siamo al “giorno dopo”. “ Perchè dovrei scriverle io? “

Ecco la frase che tutti dicono perchè vogliono farsi cercare, farsi desiderare. Ecco la frase che rovina il tutto.

Ragioniamoci un po insieme, pensa in questo istante che senso ha questa frase. Chiudi gli occhi dai, cerca una risposta e riaprili solo quando ce l'avrai.

Se continui così, la gente penserà che dormi sempre caro mio. Partiamo dal presupposto che se pensi questa frase, vuol dire che comunque vorresti sentire la persona ma non vuoi fare tu il primo o. Bene, stai sbagliando fin da subito perchè, nello stesso istante in cui la pensi tu, la penserà pure lei e non arriverai mai da nessuna parte. Starai solo male.

Ecco, quel giorno anche io l'ho pensata ma, sono stato molto fortunato perchè lei mi ha riscritto.

Mi sentivo “figo” al pensiero che qualcuno mi cercasse ed ero proprio felice a risentirla quindi, abbiamo iniziato a messaggiare di nuovo. Era molto bello scrivere con lei perchè mi liberavo da ogni pensiero ed era una ragazza molto simpatica e bella.

In realtà sapevo fin da subito che l'avevo colpita con il mio fascino da finto secchioncello e avevo capito che andavo a colpo sicuro con lei. Insomma, mi aveva riscritto su Facebook capite? Ero proprio un bambino e a ripensarci mi viene moltissimo da ridere ma quel

giorno comunque, ero proprio sicuro di me stesso. Sbirciavo sempre sul suo profilo perchè per me non era tanto normale che qualcuno mi scrivesse per sentirmi. Di solito mi sentivo con la gente solo per organizzare litigate, risse o quant'altro e mai per cose serie, per ragazze, per uscite.

Quando messaggiavo con lei mi sentivo diverso, stavo bene con me stesso e avevo sfoggiato l'altra parte di Stefano. La parte dolce. Si è proprio così, dietro un ragazzo attaccabrighe c'è sempre un ragazzo tenerone che sfrutta questa cosa per fare colpo sulle ragazze e in questo caso, ero proprio io con lei. Il punto è che funzionava veramente con lei e quasi faceva paura questa cosa perchè non ero proprio abituato ad avere un rapporto così con una ragazza. Giorni dopo abbiamo continuato a sentirci fino a quando, non abbiamo deciso di vederci dandoci un appuntamento sotto casa sua.

Non era un'uscita perchè lei non poteva scendere da casa sua, era piuttosto un momento per capire com'era l'altra persona sia fisicamente che caratterialmente, nella realtà. Sui social purtroppo la gente è quello che in realtà non è.

Per mia esperienza personale posso dirvi con certezza che nel 90% dei casi, la gente che sui social è simpaticissima, allegra, intelligente e bella, nella realtà è completamente tutto il contrario. (o almeno in parte) Innamorarsi sui social è semplicissimo e ai giorni nostri, dove i social non sono più solo dei siti dove conoscere gente ma sono parte della nostra vita, metà mondo inizia e finisce una storia d'amore in questa maniera.

Sinceramente starei ore e ore a parlare di questo argomento perchè credo sia il presente di oggi, la cosa che ci ha rovinato e continua a farlo giorno per giorno. Ma sorvolando questo argomento, voliamo verso il 4 settembre 2011. Il giorno dell'incontro.

4 SETTEMBRE 2011

Avevamo deciso di incontrarci la mattina.

Era un sabato se non ricordo male e avevamo deciso di “vederci” proprio quel giorno perchè a casa sua, non c'era nessuno. Non pensate male è che se ci fosse stato qualcuno, molto probabilmente non poteva scendere con uno sconosciuto e tanto meno vedersi. Mi dovevo vestire da fighetto come minimo e dovevo sembrare il meno possibile timido e impacciato ma dovevo fare il più simpatico possibile. Dopo essermi preparato e lucidato come si deve, sono partito di casa un bel po prima perchè non abitavo proprio vicino a lei e io quella zona, che era la zona della stazione, l'avevo fatta pochissime volte. Forse perchè in quella zona li giravano brutte persone o magari perchè non uscivo mai e la mia scuola era da tutt'altra parte e vicino a casa mia ma sta di fatto, che con le cuffie alle orecchie pensavo solo a camminare a testa bassa. Quell'anno ascoltavo il mitico Bon Jovi e dopo essermi fatto una bella camminata ed essere finalmente arrivato vicino a casa sua, tolsi le cuffie e misi “It's my life” a tutto volume per farmi riconoscere. Forse però, lei non ha mai sentito quella canzone e probabilmente è stato meglio così perchè, a ripensarci, avevo uno strano modo di farmi notare. Arrivato sotto casa sua vedo affacciarsi una ragazza dal balcone. Era lei.

Si vedeva che era timida infatti entrambi ci salutammo con un bel “Ciao.”, niente di più e niente di meno. La cosa era già imbarazzante e tutti e due eravamo timidi e tra me e me pensavo “Ok, salutata l'ho salutata e ora?”. Dovevo attaccare un discorso ma per due motivi mi veniva molto difficile e il primo era la posizione scomodissima in cui mi trovavo.

Eravamo esattamente come Romeo e Giulietta perchè, lei si trovava sul balcone e io con un principio di torcicollo mi trovavo esattamente sotto, con la testa alzata. Il secondo motivo per cui mi trovavo veramente in difficoltà era la sua bellezza anche se, in realtà vedevo poco e niente di lei ma comunque, quello che vedevo mi piaceva molto. Vedevo il suo stupendo viso. Era rosso come un pomodoro, capelli legati castano chiaro, degli occhi bellissimi marroni e quelle guanciotte che le morderesti per ore talmente sono morbide.

Era perfetta per me e non avevo mai visto degli occhi così, tanto belli che ancora oggi quando li guardo mi ipnotizzo. Era senza trucco, vestita da “casa” e non parlava. Dovevamo almeno iniziare un discorso anche piccolo perchè sennò, la situazione diventava veramente imbarazzante. Cosa c'è di meglio di far ridere una ragazza? Dicono che se fai ridere una ragazza, quest'ultima si innamorerà di te. Proprio per questo motivo ho iniziato a fare lo stupido per farla ridere e l'ho fatto per tutto il tempo che sono stato li sotto. Mi piaceva moltissimo il suo sorriso e non riuscivo a smettere di farla ridere perchè quando rideva, era bellissima. Non si sentiva molto quando parlavamo infatti dovevamo urlare e anche le macchine che avano dalla via vicino, che erano molte, non aiutavano e forse

la gente ci scambiava per scemi. Vedere due ragazzi urlare per parlarsi al posto di incontrarsi sotto, non deve averci fatto fare una bella figura ma a noi non interessava, noi stavamo bene così. C'era un non so che di romantico in quella situazione e ci piaceva, era bello.

Era arrivata l'ora di salutarci ma io non potevo salutarla così, lei doveva scendere e come minimo dovevo abbracciarla.

Ho insistito molto a farla scendere per salutarci ma non ci sono riuscito e forse è stato meglio così perchè essendo timidi entrambi, molto probabilmente ci saremmo solo detti “ciao”. Lei è entrata in casa e a me aspettava di nuovo un bel pezzo di strada ma, con la musica all'orecchie non mi sarei accorto della distanza.

Era stato un bellissimo momento e da allora quella mattinata è rimasta come “la mattinata alla romeo e giulietta”. Questa ragazza mi faceva impazzire, non riuscivo più a smettere di pensare a lei perchè, era proprio quella giusta per me.

Era timida è vero ma era stupenda per questo e non potevo assolutamente lasciarla andare via infatti, due giorni dopo è successo qualcosa di fantastico.

6 SETTEMBRE 2011

Questa giornata è stata molto particolare perchè è stata tutta una sorpresa. La mattina mi sono alzato e come sempre ho fatto colazione con il mio buon caffè e poi ho mandato il buongiorno a lei, che non riuscivo a smettere di pensare. Stavo ripensando al fatto che il giorno prima ci eravamo messi d'accordo per uscire con una sua amica oggi e io finalmente, avrei potuto vedere in tutta la sua bellezza quella ragazza che mi aveva tanto colpito già dal balcone. Mi dovevo fare bello e dovevo far andare via la mia timidezza per evitare di fare un casino tremendo il pomeriggio e oltretutto, dovevo sembrare un bravo ragazzo anche per l'amica che avrebbe dovuto parlare con Giorgia di me. La primissima regola da rispettare per conquistare una ragazza che ti piace è assolutamente farsi amiche, le sue amiche. Per questo motivo Chiara, la sua amica, avrebbe dovuto dire a Giorgia che sono un bravissimo ragazzo. Si stava avvicinando il pomeriggio ed io ero ogni minuto più agitato di quello prima ma allo stesso tempo, super felice. Avevo ato tutta la mattinata a messaggiare su Facebook con lei e finalmente, era arrivata l'ora di uscire di casa e incamminarsi per andare da lei. Avvicinandomi a casa sua l'ho vista in lontananza con la sua amica e ho iniziato a sudare freddo e per qualche strano motivo avevo perso l'uso della voce, che mi è ritornata quasi immediatamente. Dopo esserci salutati sempre in modo imbarazzante, ci siamo incamminati verso il centro del paese e abbiamo iniziato a ridere e sparare stupidaggini anche se, io sentivo solo una voce, la sua. Mi piaceva un casino la sua voce, aveva un non so che di magico. Sarei stato ore e ore ad ascoltarla ma, quel giorno non fu così perchè lei non mi guardava nemmeno negli occhi. Diventava rossa come un pomodoro e parlava solo con la sua amica.

Stessa cosa facevo io che al contrario, non sapevo nemmeno che faccia avesse avuto la sua amica perchè guardavo solo lei. Abbiamo continuato a girare e tra risate e cavolate, si era fatta l'ora di tornare a casa e quindi separarci. In quell'istante che l'ho capito però è come se un grossissimo coltello mi avesse colpito il petto perchè non volevo andare via da

lei, sentivo il bisogno di stare ancora un po insieme, anche solo un minuto. In un minuto possono succedere tantissime cose perchè ti puoi abbracciare, ti puoi fare una carezza e ti puoi anche baciare ma quel giorno, non è successo nulla di tutto ciò perchè ognuno è andato per la propria strada. Avevo paura di dichiararmi perchè sapevo per certo che una ragazza che non mi guardava nemmeno in faccia, non poteva provare attrazione per me e io ero sicuro di non essere un gran ragazzo. Arrivata sera però sentivo una voce che mi diceva di provarci e che casomai sarebbe andata male, potevamo restare buoni amici. Stavamo già messaggiando da un po quando ha un certo punto gli ho detto chiaro e tondo che mi piaceva molto e che mi sarebbe piaciuto stare insieme a lei e così, glie l'ho chiesto. Il tempo che è ato dal momento in cui gli ho scritto questo, a quello in cui lei mi ha risposto, sembrava non finisse più e io stavo tremando in una maniera mai successa prima. Mi aveva risposto ma, mai avrei immaginato in una risposta del genere anche se ci speravo molto e prima di mettere a fuoco quello che realmente stava succedendo, è ato un bel po di tempo. Aveva deciso di mettersi con me. Ero felicissimo e sapevo di poterla rendere la ragazza più felice del mondo infatti, era questo il mio obbiettivo. Mi ero fatto una promessa: “Starò con lei tutta la vita.”

Ok, come ben sappiamo non sempre le promesse riusciamo a mantenerle. So che allora ti stai chiedendo come mai l'ho voluta tanto se poi non sono nemmeno riuscito a mantenere la promessa. La risposta, non esiste. Semplicemente ero giovane e nessuno mi voleva per il semplice motivo che di punto in bianco potevo lasciare una ragazza così, senza ragione.

E' forse il problema maggiore che esiste nella terra perchè spesso distruggiamo una storia per una cavolata. E' proprio questo che avevo fatto io. Litighiamo per banalità, facciamo pace e poi litighiamo di nuovo, diciamo di aver dimenticato ma alla prima occasione tiriamo fuori tutto, spesso diciamo di amare ma non lo facciamo sul serio fin quando non perdiamo la persona che abbiamo preso in giro. Un po tutti ci iamo no? Quante volte vi è capitato di perdere un amico per una sciocchezza, un amico con cui hai ato l'infanzia, un amico con cui hai preso le migliori sbronze della vita, un amico con cui ti sei divertito, quell'amico che ti ha fatto da testimone al tuo matrimonio. Siamo noi che decidiamo come deve andare a finire la favola e io non credo che il destino sia già stato scritto da qualcuno lassù. Io e lei siamo stati insieme più o meno tre settimane e devo dire che però, mi sono piaciute parecchio. Forse però non mi trovavo con il suo modo di fare, di essere timida, di parlare amalapena. Sta di fatto che non ci sentimmo più fino a Dicembre. Sapevo però, che lei era veramente innamorata di me. Da Settembre a Dicembre avevo incominciato a uscire un po e a farmi due risate e andavo spessissimo davanti la sua scuola, all'uscita. In quella scuola, che erano le medie statali, ci avevo ato anche io ben quattro anni infatti, conoscevo parecchia gente e andavo li per fare “casino”. La prima superiore mi stava cambiando tantissimo e non so se in meglio o in peggio ma, lo stava facendo. Mi ero fatto tantissimi amici ma rimanevo sempre mal visto dalla gente, per il mio ato e anche per il mio presente che non era dei migliori. Nella scuola dove andavo avevo conosciuto tante ragazze e quell'anno li ce n'era una che mi piaceva particolarmente e sembrava che anche io piacevo a lei. Per qualche strano motivo però, ho iniziato di nuovo a sentire Giorgia. Non so perchè ma è come se io e lei dovessimo stare insieme per forza infatti, entrambi ci riprovammo.

4 DICEMBRE 2011

Erano ati ormai tre mesi da quando io e Giorgia non stavamo più insieme ed io manco pensavo più di poterla ritrovare, anche se in realtà ogni tanto messaggiavamo da amici. In quel periodo non mi interessava tanto di avere una ragazza perchè ero molto preso a fare casino a scuola e uscivo spesso con amici quindi, pensavo solo al divertimento. Era una giornata qualsiasi e io e lei stavamo messaggiando come sempre sul social fino a quando non decidemmo di fare una cosa, rimetterci insieme. Non so come mai ma ogni volta che ci riparlavo riprovavo qualche attrazione per lei e non potevo di nuovo lasciarla scappare. Era molto felice a riavermi ma si vedeva che un po aveva anche paura di perdermi ma io, cercavo di rallegrarla dicendole che non sarebbe più successo niente di brutto tra di noi. Giorgia era una ragazza molto dolce ma anche molto fragile, aveva trovato in me qualcosa che ancora oggi non riesco a capire e voleva qualcuno che potesse starle vicino sempre, superare gli ostacoli insieme. Io invece ero il classico ragazzo che si faceva vedere forte, che non aveva bisogno di nessun aiuto perchè era capace di far tutto da solo, quel ragazzo che se ti può dare una mano te la da ma poi te la fa pesare. Non ero il principe azzurro e nemmeno quel ragazzo ideale che ogni ragazza sogna ma, in quel periodo comunque, facevo colpo a molte ragazze per un motivo a me ignoto. Per questo motivo spesso facevo il cretino, le facevo soffrire e me ne sbattevo. Ridevo e andavo avanti senza accorgermi però, che facendo così in futuro nessuno più si sarebbe fidato di me e avrei rovinato la mia vita perchè sarei rimasto senza nessuno su cui contare.

Io e Giorgia siamo stati insieme sei giorni e non siamo mai usciti, diciamo che ci siamo messi insieme su Facebook e ci siamo lasciati nello stesso modo. L'avevo lasciata di nuovo io per un motivo banale che non ricordo e da quel giorno, io e lei non ci siamo ne più parlati ne più visti. Ci siamo cancellati definitivamente, parlavamo male ai nostri amici l'uno dell'altra e non volevamo più saperne. Sapevo però che infondo, lei ci teneva ancora a me. Alcune volte me lo dicevano dei suoi amici e io come tutta risposta, ridevo. Ho continuato a fare la stessa scuola per altri due anni ma, visti gli scarsissimi risultati ho mollato e ho iniziato a fare qualche lavoretto in giro. I vecchi amici che avevo in quella scuola non li sentivo più ormai e uscivo praticamente solo un un certo Alessandro con cui avo giornate intere a fare lo scemo in giro. Iniziando a lavorare e cambiando compagni d'uscita, ho iniziato a cambiare e a fare meno il bulletto in giro tanto che, la gente iniziava ad apprezzarmi leggermente di più. Ero felice della mia vita perchè avevo sempre un motivo per ridere e avevo trovato una ragazza con cui ci sono stato insieme sette mesi ma comunque, non voglio scrivere di lei perchè credo che certa gente non merita parole. Erano ati mesi e Alessandro era il mio migliore amico fino a quando ci ho litigato e l'ho perso definitivamente rimpiazzandolo praticamente da subito, con Cristian. Cristian era un ragazzo bello strano e mentre lui continuava ad essere bambino, io continuavo a crescere. Essendomi trasferito praticamente in montagna ad Agosto del 2013, facevo avanti e indietro con i mezzi pubblici per uscire e una sera, tornando a casa, vidi Giorgia che stava attraversando la strada e lei vide me. Mi ricordo ancora adesso la prima frase che ho pensato appena l'ho vista: “Diventa sempre più bella.”.

Non ci salutammo per niente manco facendo un cenno con la testa però, in quei due secondi che l'ho vista, mi era venuto stranamente il batticuore. arono forse due giorni e aprendo Facebook, vidi una richiesta di amicizia. Era lei. Mi sembrava un film, era un dejavù. Stava succedendo la stessa identica cosa che era successa il 15 agosto di tre anni fa e la cosa era molto curiosa ma, mi piaceva. Ho accettato di nuovo l'amicizia e il giorno dopo le ho scritto. Stranamente mi ha risposto molto meno fredda di quanto mi aspettavo e finalmente, abbiamo iniziato di nuovo a messaggiare. L'intenzione era quella di farmela amica ma poi di nuovo e magicamente, mi ha di nuovo preso talmente tanto da sembrare quasi innamorato. Non so come faceva ma lei ne era in grado, potevano ati giorni, mesi e anni ma con una sola parola era in grado di farmi venire di nuovo i brividi. Il 13 aprile 2014 mi sono di nuovo dichiarato e alcuni giorni dopo mi aveva invitato a uscire, visto che era il suo compleanno. Quel giorno, è stato un giorno molto speciale.

18 APRILE 2014

Era il giorno del suo compleanno e ci eravamo organizzati per uscire insieme ma, io portando il mio amico Cristian e lei i suoi amici che non mi sono mai stati simpatici. Non mi interessava però di dover are una giornata anche con loro perchè io mi ero già programmato di renderla molto felice e di non dovergli rovinare il compleanno. Io e Cristian eravamo in giro già da un po e nel frattempo che ero con lui, mi

sentivo con Giorgia e non vedevo l'ora di poterla almeno abbracciare visto che non l'avevo mai fatto prima. Ero notevolmente cambiato rispetto ad anni fa e forse lei se n'era accorta e forse, sapevo che questa volta poteva fidarsi di me anche se gli veniva molto difficile. Ci siamo trovati tutti a Rivarolo, il paese dove abita lei e poi abbiamo iniziato a farci un giro. Non so come mai ma non mi sentivo a mio agio con cui suoi amici appresso infatti, me ne stavo dietro con Cristian sembrano due asociali ma in realtà, stavamo dietro semplicemente perchè amavano prendere in giro quella gente che era insieme a lei. Mi ricordo benissimo che una sua amica a un certo punto si gira e ci dice: “Ma sembrate due asociali.” e noi ridendo le abbiamo risposto: “Ma va, non scherzare.” La realtà è che io volevo stare con Giorgia da solo, per permettermi di dirle ciò che provavo o almeno, se non avevo il coraggio di parlarle, dimostrarlo con i fatti. La situazione stava peggiorando parecchio perchè lei stava iniziando ad arrabbiarsi perchè non sopportava che, nonostante mi aveva invitato al suo compleanno, io stavo indietro a farmi gli affari miei. Forse però, era solo perchè voleva essere vicino a me. Anche io dentro di me ero molto arrabbiato perchè non potevo credere che lei preferiva stare con loro piuttosto che essere vicino a me, però per la prima volta in tutta la mia vita mi ero fatto una vera promessa che avrei dovuto mantenere per forza.

Dovevo dimostrarle tutte ma, non su facebook come i bambini, dovevo farlo con le parole come un uomo. Abbiamo deciso tutti di andare al parco del castello del paese e siamo andati a sederci sulle panchine di un tavolo di legno e li, hanno dato i regali a Giorgia. Gli avevano regalato anche una cosa strana che non mi ricordo bene che cos'era però, mi ricordo benissimo che io per farla ridere me l'ha sono messa come

gonna. Dopo tanto tempo, il suo sorriso mi faceva ancora venire le farfalle allo stomaco e stare vicino a lei finalmente, mi ha fatto capire di essere innamorato. Avete presente quella sensazione che provate quando state vicino la ragazza che vi piace ma lei, ancora non lo sa? I brividi, il batticuore, il sudore, il tremolio delle gambe. Bene, a me queste cose erano mille volte più amplificate perchè a stare vicino a lei quasi svenivo. Sentivo il suo odore e sarai stato li a sentirlo per ore senza mai stancarmi, la vedevo ridere per dei discorsi non miei ma io ero felice a vederla così. Lei era in piedi e seduti sulla panchina c'erano due suoi amici mentre, io e Cristian, eravamo in piedi di fianco a lei. Facendoci notare abbiamo fatto capire e quei due che ci stavano antipatici e che la loro presenza non era gradita e loro infatti, ci hanno guardato male e se ne sono andati sull'altalena a spettegolare di noi. Però non me ne fregava molto, ho chiesto a Giorgia di sedersi vicino a me e lei lo ha fatto. Avevo poco tempo per fare quello che dovevo fare perchè a momenti sarebbe arrivata la mamma del mio amico a prelevarci dunque, ho fatto quello che mi è venuto più naturale.

Le ho preso la mano mentre parlavo con Cristian e lui mi ha detto: “Ei zio, cosa fai?!!” ma io vedevo che lei non la toglieva quindi ero molto sicuro di me in quel momento. Sentire la sua mano legata alla mia per la prima volta in tre anni è stato stupendo, era così morbide e non avrei più voluta toglierla. Non sapevo più cosa fare, cosa dire, se ridere o fare altro perchè, era come se improvvisamente ero entrato in un altro mondo. Era arrivata la mamma del mio amico però e me ne dovevo andare quindi,

purtroppo le ho dovuto lasciare la mano che ormai era tutta sudata e preso dall'agitazione mi sono perfino dimenticato di salutarla. Non poteva mancare la brutta figura alla fine e subito dopo mi sono chiesto cosa ha pensato lei in quel momento. “Prima mi da la mano e poi manco mi saluta? Cosa significa?” In realtà però, l'ho fatto solo perchè in quel momento io non c'ero. Ero in paradiso.

La mia infanzia non è stata delle migliori e con il are degli anni la situazione ha sempre peggiorato diventando quasi da suicidio ma grazie a quel giorno, io sono un ragazzo nuovo. E' strano da dire ma è come se dal quel giorno io ho mollato il ato, il mio cervello ha formattato tutto e ha ricreato i file rendendomi un ragazzo migliore. Da quel giorno anche quando sono triste, sono felice. E' incredibile il potere di una donna, a volte le trattiamo male senza renderci conto che senza di loro non siamo niente. Come diceva Marco Ferrandini in Teorema: “Senza l'amore l'uomo che cos'è?” Dopo quella fantastica giornata io e lei abbiamo continuato a sentirci ogni giorno e poi il 21 aprile ci siamo messi insieme di nuovo. Ero cambiato, questa volta non volevo fare il classico uomo stronzo e al contrario, ero innamorato di quella ragazza che non ha mai smesso di amarmi per tutto questo tempo e non ha mai smesso di riprovarci e di starmi vicino. Purtroppo potevamo uscire pochi giorni, circa una volta a settimana se andava bene e la mancanza si faceva sentire parecchio soprattutto, quando tre mesi dopo ho iniziato a lavorare. Lei era partita per le vacanze e non ci siamo visti per molto tempo e sentirla per chiamata era bello si ma, non era come avrei voluto.

Non vedevo l'ora che tornava e quando lo ha fatto, la sera ci siamo abbracciati così forte che quasi ci mancava il fiato.

Abbiamo sempre cercato di vederci anche solo per un minuto e la sera dopo il lavoro, sono sempre andato sotto casa sua per cercare di colmare quella mancanza che mi uccideva. L'amicizia con Cristian era finita e io da allora ho deciso di dedicarmi completamente solo a lei, lasciando alle spalle amici e amiche la maggior parte falsi e cercando di farle capire sempre, quanto io sia veramente innamorato di lei. Come tutte le coppie del mondo, i primi mesi sono sempre perfetti con pochissime litigate e discussioni e noi eravamo così, non trovavamo mai un motivo per litigare e forse questo avrebbe letteralmente rovinato tutto dopo un po di tempo. Ho imparato che le cose non deve essere ne perfette e ne disastrose, ne belle e ne brutte, ne troppe e ne poche perchè devono essere giuste. Con questo voglio dire che una coppia che non litiga mai e non trova mai un motivo per farlo, è una coppia che non ha confronto, non ha pareri e quindi non ci sono concordanze, ognuno va per la propria strada senza guardare in faccia a nessuno. Comunque noi non siamo così, dopo alcuni mesi e successa una cosa fantastica.

29 NOVEMBRE 2014

Io e Giorgia ormai stavamo insieme da otto mesi e oggi per la prima volta, lei aveva deciso di venire a casa mia. Avrebbe preso il pullman e alle due e mezza gli avrei dovuto aprire il portoncino del cortile e subito dopo, gli sarebbe saltato addosso la grossa cagnolona Nina.

Ero molto felice al pensiero che realmente sarebbe venuta da me perchè in tutti questi mesi abbiamo discusso molto per questo perchè mi dava un po fastidio il fatto che, dovevo sempre essere io a prendere i mezzi pubblici per andare da lei. E' vero è sempre l'uomo che deve andare dalla donna ma svelandovi un segreto, fa piacere anche all'uomo ogni tanto ricevere una visita da lei. A casa mia non ero da solo perchè c'erano anche mia madre e il suo compagno, che stanno insieme più o meno da 6 anni. I miei si sono separati quando io andavo ancora alle elementari e a me questa cosa ha segnato molto anche perchè pochi giorni prima, mio padre ha avuto un tumore al cervello. Però comunque, il compagno di mia madre era simpatica e non vedeva l'ora di conoscere la mia ragazza che fino ad adesso, aveva solo visto in foto. Come tutte le mamme, anche la mia era vogliosa di conoscerla perchè in otto mesi non si era mai data l'occasione di prendersi nemmeno un caffè tutti quanti insieme. Io invece andavo spesso a casa di Giorgia, alcune volte per cena e alcune per pranzo quindi ormai, conoscevo bene i suoi genitori che sono veramente delle ottime persone. Mi piaceva molto stare a casa sua perchè la sua famiglia mi ha sempre trattato come se fossi un loro altro figlio. Giorgia è figlia unica ma va bene così perchè se avrebbe avuto un fratello soprattutto, avrebbe di sicuro messo il bastone tra le ruote a noi due. La mattinata non ava più, me ne stavo sul divano cercando di dormire per far are veloce il tempo ma non ci riuscivo perchè, non facevo altro che pensare a lei. In realtà però ero anche un po agitato perchè far conoscere la propria ragazza hai genitori è sempre un dramma perchè ti aspetti sempre il peggio, anche se quel giorno non è andata proprio così. Erano le due e mezza ormai e dal balcone la vedevo che con il suo o svelto e

testa dritta, veniva verso di me. Le vado ad aprire il cancello sotto e subito Nina si catapulta da lei per farsi fare le coccole e poi, inizia ad abbaiare come se non ci fosse un domani. E' strana quella cagna, gli fai le coccole e poi ti abbaia come se non ti conoscesse e si mette a correre avanti e indietro perchè vuole che la insegui. Casa mia è divisa in due piani che non sono entrambi miei ma, il piano di sotto è del padrone di casa quindi appena entri praticamente i da casa sua, anche se in realtà c'è un piccolo corridoio che porta all'entrata delle scale di casa mia. Lei appena entrata molto probabilmente non capiva come funzionava e sicuramente era stordita dalla puzza che c'è nel corridoio del padrone di casa, che assomiglia molto a muffa. Apriamo la mia porta e saliamo, ad attenderla c'erano mia madre e il compagno che l'hanno accolta facendo qualche battuta per risultare dei simpaticoni. Non mi ricordo cosa abbiamo mangiato ma tanto Giorgia, che fa la dieta, avrebbe mangiato molto poco. Lei è fissata con la dieta anche se io le dico spesso che il suo fisico è perfetto così com'è perchè quelle troppo magre non mi sono mai piaciute. Come diciamo noi maschi: “In carne è meglio così c'è qualcosa da toccare.” Nulla da togliere a quelle magrissime, sono gusti personali. Finito di mangiare siamo rimasti un po a tavola a ridere e scherzare e poi, abbiamo deciso di andare in camera mia a guardarci un cartone. I croods. “Purtroppo” non sono riuscito a trovarlo e così abbiamo deciso di fare altro. Avevamo deciso di fare finalmente l'amore. Era la prima volta che lo facevamo insieme e per lei, era proprio la prima volta che lo faceva. La situazione era complicata perchè i miei erano in sala e a dividerci c'era una corridoio nemmeno tanto lungo ma comunque, fare l'amore è così bello.

In fondo non facevo niente di male, ero in camera mia. Quanto è stato bello farlo, eravamo diventati un'unico corpo. Baciare le sue morbide labbra era fantastico e io sarei rimasto ore e ore su quel letto, nudi, a coccolarci. Non mi dimenticherò mai questo giorno e sopratutto la grandissima figuraccia che ci siamo fatti nel mentre perchè, mia madre è entrata in camera chiedendomi dov'era una penna. Per fortuna però siamo stati veloci e in una frazione di secondo siamo scattati sotto le coperte, facendo finta di non fare assolutamente nulla. Ok dai, siamo giovani queste cose possono capitare no?

Questa giornata rimarrà impressa nel tempo e ancora oggi ogni 29 festeggiamo la nostra prima volta. I giorni seguenti abbiamo continuato ad uscire normalmente come abbiamo sempre fatto, andavo io da lei e poi alle 17:30 tutti a casa. Le nostre giornate di uscita non sono come quelle dei comuni adolescenti della nostri età perchè, noi non amiamo far casino in giro e preferiamo piuttosto fermarci al bar e chiaccherare sorseggiando un buon caffè. Ci piace mangiare però infatti, quasi ogni giorno verso le 16 prendiamo patatine e coca cola che sono l'essenza per una dieta sana e una salute ottima. Un mese dopo la nostra prima volta sarebbe stato il mio compleanno e sarei diventato maggiore quindi Giorgia, aveva organizzato di farmi una sorpresa a casa sua. Io non sono mai stato come quei ragazzi che si offendono se non ricevono regali perchè, non me ne è mai interessato tanto ma quella volta, ero proprio curioso di sapere qual'era il suo. Il regalo più grande che mi ha mai fatto però, è stato quello del 21 aprile 2014 regalandomi la felicità e il vero sorriso ed è per questo che io, non la ringrazierò mai abbastanza.

Conosci il Simposio di Platone? Dice che nei tempi antichi sulla terra, esistevano tre tipi di uomini: quello femminile che aveva origine dalla terra, quello maschile che aveva origine dal sole e quello androgino che aveva origine dalla luna. Questi erano esseri perfetti, senza nessun difetto, esseri forti, fieri. Proprio per questo motivo però, erano anche molto arroganti e volevano tentare di andare in cielo per combattere gli dei. Zeus e gli altri dei non sapevano più come comportarsi perchè non potevano farli fuori tutti e allora, decisero di dividerli per renderli più deboli. Quando furono divisi tutti però, ciascun essere desiderava ritrovare la parte mancante per ritornare ad essere un solo unico corpo perfetto. E' per questo che ognuno di noi è sempre in cerca dell'altra metà perchè non vogliamo essere una mezza anima ma vogliamo ricongiungerci per ritornare come eravamo un tempo. Ognuno di noi quindi, ha un'altra parte che è perfettamente identica alla nostra. La mia parte l'ho ritrovata dopo 17 anni quel bellissimo giorno in cui Giorgia, ha deciso di darmi un'altra possibilità. Non ho mai capito perchè si è fidata di nuovo di me ma forse ora che sto scrivendo queste righe, mi è chiaro tutto. Forse Platone aveva ragione, forse ognuno di noi sente una mancanza che solo la sua anima gemella può colmare.

Dopo nove mesi insieme comunque, diventare maggiorenne con la sua compagnia era già un bellissimo regalo.

29 DICEMBRE 2014

Era una mattinata come un'altra a dire il vero, solita sveglia e solita colazione. Una mattina abbastanza lunga come al solito perchè, non sapevo cosa fare e a casa mia non c'erano tutti sti festeggiamenti che avremmo fatto la sera. Alle 14:30 io e Giorgia saremmo usciti come di routine ma oggi, mi aspettava una grossa sorpresa per i miei 18 anni e io non vedevo l'ora di guardare con i miei occhi. Sono partito di casa alle 13:30 per prendere il pullman e alle 14:20 ho mandato un messag gio a lei per dirle di scendere. Al posto di scendere mi ha detto di salire a casa sua e io mi sentivo in imbarazzo come ogni santa volta perchè, non mi piace disturbare la gente perchè mi sembra sempre di essere di troppo. Comunque sono salito facendo le scale dimostrando la mia forza delle gambe e ad accogliermi, c'era una bellissima torta al cioccolato a forma di cuore. Mi sarei buttato sopra di faccia ma non avrei fatto una bella figura quindi, con grande eleganza ho salutato i suoi genitori e lei. Mi sono subito seduto a tavola e in un attimo la timidezza è andata via ma d'altronde, per una torta questo e altro. Sono un ragazzo che mangia moltissimo e quando ho finito, ho di nuovo fame. Giorgia si “arrabbia” spesso con me perchè nonostante tutte le kcal che prendo in una giornata che, variano tra le 10mila e le 20mila, non ingrasso. Io di conseguenza mi “arrabbio” con lei quando mi dice che non può mangiare alcune cose per la dieta perchè a quel punto, mi a la fame anche a me perchè non voglio mangiarle un pezzo di torta in faccia mentre lei sta li a guardarla solamente. Quel pomeriggio comunque anche lei l'ha mangiata ma siccome non era finita, la

mamma me ne ha dato un gran pezzettone da portare a casa. Giorgia mi ha chiamato per andare in camera sua a scartare il regalo che mai avrei immaginato. Le ho sempre detto che i cartelloni non mi piacciono ma quello li era veramente speciale perchè aveva tantissime nostre foto, dalla prima all'ultima. Aveva scritto delle bellissime cose che mi hanno fatto quasi piangere, ho forse l'ho fatto.

“Ti dedico ogni mio sorriso, ogni giornata di sole, ogni pensiero felice, ogni sogno, ogni risata, ogni desiderio, ogni attimo di follia. Ti dedico tutto ciò che c'è di bello, che comunque non sarà mai bello come te.”

Come fa una ragazza così stupenda a dedicare tutte queste cose, a un ragazzo così scemo? Che strana cosa che è l'amore. Ti ricordi quando hai letto di Platone? Ho scritto che lei è la mia metà perfetta ma, non ho mai creduto che io sia la sua. Dopo aver messo la sorpresa e la torta in una busta, siamo usciti per farci un giro e credo che quel pomeriggio abbia pensato circa un milione di volte: “Dio quanto la amo.” Si era fatto tardi oramai e ognuno doveva tornare a casa sua ma prima, sarei dovuto salire per ringraziare i suoi e prendere la busta che mi avevano preparato. Salutato tutti sono sceso e mi sono avviato in stazione con tanta tristezza perchè già mi mancava e avrei voluto restare, un po di più insieme a lei.

La giornata però non finiva li e la sera sarebbe venuto mio fratello con sua moglie, con dei bei pasticcini per festeggiare il maggiorenne.

Quella sera ha rovinato tutto perchè io e mio fratello abbiamo litigato abbastanza forte e a quel punto, mi sono chiuso in camera mia ha riflettere. Non era possibile che al giorno del mio diciottesimo compleanno, c'era qualcuno che era veramente disposto a rovinarmi tutto rendendomi triste. Quella sera sono andato a dormire molto presto perchè non avevo più voglia di parlare con nessuno e per fortuna, la mattina dopo ho sentito tutto il tempo Giorgia. Basta una sola parola che lei, mi rende subito il ragazzo più felice al mondo. Il 21 aprile era il nostro anniversario e noi avevamo organizzato un'uscita, seguita da una bella cenetta romantica.

21 APRILE 2015

Non avevo mai festeggiato un anniversario prima d'ora e sinceramente, non sapevo nemmeno come mi dovevo comportare. Gli avevo comprato un orologio che tanto gli piaceva, color blu e molto fine. Il pomeriggio come sempre siamo usciti normalmente ma stavolta, a Cuorgnè. La sera avremmo cenato al ristorante cinese e poi per le 9:30-10:00, sua madre sarebbe venuta a prenderci per portaci a casa. Avevamo già prenotato i posti e all'ora prefissata, siamo andati al ristorante. Il posto era molto particolare ma allo stesso tempo accogliente perchè, i camerieri erano simpatici e molto giovani mentre le mura erano tutte disegnate e in rilievo. C'erano due sale dove potevamo mangiare e una, che era anche per i fumatori, aveva un grosso acquario sotto il pavimento dove potevi ammirare tutta la bellezza dei pesci. Noi comunque, abbiamo deciso di mangiare nell'altra sala perchè il fumo ci

avrebbe dato fastidio. Eravamo seduti in un tavolino attaccato al muro e dietro Giorgia, c'era in rilievo sul muro un drago enorme che illuminava gli occhi. Era ovviamente rotto però, perchè le luci degli occhi lampeggiavano, si spegnevano e poi ritornavano accese. Una cameriera molto simpatica ci ha portato due menù e ci ha detto che quando eravamo pronti ad ordinare, sarebbe ata dal nostro tavolo. Io volevo provare le cose giapponesi ma siccome non avevo abbastanza soldi e mi trovavo in un cinese, non mi sembrava logico prenderle quindi, ho preso le stesse identiche cose di giorgia. L'unica differenza è stata che al posto di prendere gli spiedini di gamberi fritti come lei, ho preso il pollo con le noci. Quel pollo non l'ho mai finito perchè aveva un gusto veramente orribile e soprattutto, era troppo dolce. Al momento di pagare, il cassiere mi ha offerto un digestivo “debole”. Mi ricordo benissimo che me l'ha servito in un bicchierino che sarà stato di circa un centimetro e io, facendo un grosso sbaglio, l'ho buttato giù tutto di un colpo. La mia gola stava prendendo fuoco ma io, senza farmi accorgere di nulla, ho preso il resto e me ne sono andato. Subito all'uscita ho guardato Giorgia e ho iniziato a tossire diventato rosso come un peperone e mentre lei rideva, io le ho detto: “Non potevo fare una brutta figura tossendo dentro, sono un uomo.” Ci siamo avviati verso il centro del paese per farci una eggiata e lei ha ricevuto una chiamata da sua madre, che l'avvisava che era già venuta a prenderla. Non eravamo felici di questa cosa perchè avevamo appena finito di mangiare e l'orario non era quello stabilito ma comunque, siamo andati al bar dove ci aspettava la mamma. Mi hanno offerto un caffè e siamo stati parecchi minuti a parlare mentre il suo

compagno, era dentro a discutere con una persona che manco conosceva. Mi hanno riaccompagnato a casa anche se io, avrei voluto restare altro tempo con Giorgia ma purtroppo, non mi era possibile. Ho salutato tutti e dopo aver messaggiato un po, sono andato a dormire.

E' stata una bellissima serata, assolutamente indimenticabile e soprattutto, non c'è cosa più bella di festeggiare l'anniversario con la persona che ami. Sentendo alla televisione di gente che si toglie la vita per i problemi che ci sono ora nel mondo, mi ritengo un ragazzo molto fortunato. La mia storia per ora è finita qui ma, sono sicuro che se dovessi scrivere questo diario giorno dopo giorno, non finirebbe mai. Questo perchè mi fido della mia ragazza, mi fido del suo cuore, della sua mente, del suo corpo, del suo ti amo. Mi ha dimostrato tantissime volte quanto ci tiene a me e io ho fatto altrettanto. Forse adesso siamo in mano al “destino” ma io credo di no, credo che siamo in mano a noi stessi e sopratutto, alle nostre scelte. Come qualsiasi cosa, siamo noi a dover decidere come deve andare a finire e io ho deciso di restare con lei tutta la vita.

Sono Stefano, ho 18 anni e grazie ad una ragazza, vivo.