Joyce di Westerfloyce
La storia di una bambina mingherlina
dalla voce piccolina
Matthew W. Grant
Traduzione di Martina Falcetta
“Joyce di Westerfloyce”
Autore Matthew W. Grant
Copyright © 2014 Matthew W. Grant
Tutti i diritti riservati
Distribuito da Babelcube, Inc.
www.babelcube.com
Traduzione di Martina Falcetta
“Babelcube Books” e “Babelcube” sono marchi registrati Babelcube Inc.
ELENCO DESCRITTIVO DEI CONTENUTI
Joyce di Westerfloyce
Questa sezione contiene l’intero testo della storia
Suggerimenti rivolti a genitori ed insegnanti per l’utilizzo del libro elettronico
Questa sezione fornisce idee ed attività che posso essere utilizzate durante la lettura della storia. Tutte le idee sono appropriate all’utilizzo di questa versione elettronica di Joyce di Westerfloyce e la maggior parte può essere usata anche qualsiasi altro libro per bambini, sia in versione elettronica che forma cartacea tradizionale.
Domande di analisi e comprensione del testo
Questa sezione contiene domande di tipo differente. Alcune richiamano la comprensione del testo. Altre stimolano l’immaginazione chiedendo ai bambini di analizzare aspetti o personaggi della storia che non sono esplicitamente presentati nel testo. Altre ancora sono domande a tema che che permettono ai bambini di riflettere sul significato e la morale della storia applicandola alle loro vite.
Vocabolario esteso per bambini
Questa sezione spiega l’approccio dell’autore nell’aiutare i bambini ad ampliare il proprio vocabolario attraverso la lettura, in particolare attraverso la scelta del materiale da leggere che li introduce a nuove parole usate nel contesto naturale di una storia.
Glossario
Questa sezione elenca 28 parole che i giovani lettori incontreranno nella storia, parole che non sono familiari. Sono anche fornite delle semplici definizioni.
Sull’autore
Questa pagina include informazioni sull’autore, sui suoi altri progetti letterari e contatti come il suo sito web e il suo indirizzo e-mail.
Una volta analizzata una di queste sezioni, si può facilmente tornare all’elenco descrittivo dei contenuti ciccando sul titolo.
Joyce di Westerfloyce
La storia di una bambina mingherlina con una voce piccolina
C’era una volta
In un villaggio chiamato Westerfloyce
Una bambina mingherlina
E piccolina era anche la sua voce
Aveva un grazioso vestitino blu
Che lei aveva scelto di indossare
Era sempre del tutto felice
E gli altri, per questo, la chiamavano Joyce
La sua pelle era così liscia
La sua indole calma e leale
E i suoi nastrini rosa
Adornavano i suoi capelli lunghi e dorati
La gente pensava
Che non avesse nemmeno un difetto
Lei era fatta di zucchero,
Dolcezza, un gusto perfetto
Aveva sempre una buona parola
E buone maniere a bizzeffe
Si comportava come un principessa
Ma c’è di più
Si ricordava di lavarsi le mani
Ogni giorno prima di mangiare
Quando il pasto aveva concluso
Risciacquava sempre il piatto
Aiutava la sua mamma
Nelle faccende domestiche
E aiutava il suo papà
Fuori in giardino
Non metteva mai il gomito
A riposo sul tavolo
Ogni notte si assicurava
Che i cavalli fossero al sicuro nella stalla
Si rassicurava anche quando di inverno
Gli uccelli volavano al sicuro a sud
E in qualsiasi momento lei sbadigliava o tossiva
Automaticamente copriva la sua bocca
Fra i bambini
Lei spiccava tra tutti
Ed ognuno era geloso
Del fatto che agli altri pie di più Joyce
Alcune volte ammettevano anche
Che se mai avessero potuto scegliere
Avrebbero voluto essere
Quella bambina mingherlina con la voce piccolina
C’era la grintosa Ricki Lee
Che abitava alla porta accanto
“Hai un nome da maschietto” la stuzzicavano i bambini
E lei perciò li spingeva a terra
C’era il vecchio e grande Rufus
Che viveva al di là del ruscello
E che aveva un odore così terribile
Che faceva urlare gli altri bambini
Joyce era sempre così allegra
Mentre gli altri non erano così
Il mondo sembrava inchinarsi ai suoi piedi
Lei era l’esempio del vivere alla perfezione
Ma in pochi conoscevano
Il suo piccolo segreto
A volte, di notte,
Si alzava e piangeva
Che brutto vedere
Questa bellissima bambina con le lacrime agli occhi
“Come vorrei essere normale!”
Si lamentava e piangeva
“Vorrei poter inghiottire tranquillamente,
Sul serio, davvero,
Ma quando emetto un rutto
Si sente da qui fino a Timbuktu!”
Si nascondeva nella stalla
Quando tutti erano andati a letto
Prendeva la sua tazza di latte
E lo beveva con timore
Veloce come un lampo
Faceva un gran rumore
Il topino nascondeva la sua testa
Mentre quel suono smuoveva la stanza
Che problema aveva
Come si può pensare
Joyce si chiedeva se sarebbe ancora agli altri piaciuta
Qualora avessero conosciuto la vera lei
Joyce aveva perciò un problema
Oh, che orribile scelta
Dover abbandonare il soprannome di
Bambina mingherlina dalla voce piccolina
Pensava e ripensava
A cosa avrebbe potuto fare
Decise di essere semplicemente se stessa
Alle persone piaci solamente se ti conoscono per ciò che sei
Alcuni probabilmente l’avrebbero presa in giro
Chiamandola “piccola fessacchiotta”
E riconoscendola per quel suono che emetteva
Come la bambina dal grande rutto
Lei lo tratteneva il più possibile
Finché non ce la faceva più
Ma poi eggiando nel villaggio
Digeriva con un gran “roar”
“Il cielo sta tremando”
Gridò la moglie del fabbro
Il bottaio si nascose dietro ad un barile e disse
“Non ho mai sentito un fracasso così in tutta la mia vita”
Un fischiettio proveniva dalla cucina del fornaio
Mentre metteva nel forno uno sformato
Che modo per rovinare
Una perfetta dozzina da infornare!
Uno e due ciottoli scivolarono dal tetto del campanile
Smossi da una terribile forza
Ed un cavaliere in armatura scintillante
Cadde dal suo cavallo curato e addestrato
Su al castello
Che dominava il villaggio
Scodelle e caraffe ruzzolarono giù
Fuoriuscendo in una danza “reale”
Quando le cose finalmente si calmarono
Si ebbe il tempo di domandarsi
Da dove quel suono
Che aveva fatto tutto a pezzi provenisse
L’arciere suggerì
Che fosse un errore del paradiso
Forse il cielo aveva originato
Un rumore zelante di un tuono
Joyce fece un salto
E con la sua faccia tutta rossa
“Quel suono l’ho causato io!”
Disse orgogliosamente
“Che assoluta sciocchezza” rise il carpentiere
“Sei una sciocca bambina”
Disse il pescatore
Tornando alla sua zattera
“Dovresti essere grata e felice
E dovresti rallegrarti
Che un rumore come quello
Non provenga da una bambina mingherlina dalla voce piccolina”
Tutti tornarono ai propri lavori
E non le prestarono attenzione
E quando si parlava di cosa era successo
A Joyce nemmeno un accenno
Lei si imbronciò e disse
“Come può essere?
Nessuno crede
Che sono stata davvero io?”
“Glielo mostrerò” promise
“Per farmi credere
Berrò un bicchiere d’acqua
E poi vedranno!”
Immerse la sua tazza
Per riempirla fino all’orlo
L’avvicinò alle labbra
E bevve tutto
Joyce mandò giù d’un fiato
Solo una goccia scivolò
Sul suo viso
Bagnando la sua stringa
Inghiottì un po’ d’aria
Cambiando il sorriso in cipiglio
Ed emise così un rutto
Che tutto il mondo intero udì
Alcune persone si coprirono velocemente le orecchie
“No, non di nuovo!” il resto urlava
Quando videro che tutte le uova si ruppero
Tre delle galline del contadino svennero e morirono
La figlia dell’artigiano (di candele) cominciò ad impazzire
E prontamente doveva essere schiaffeggiata
E del vecchio mulino al fiume
La ruota si spezzò
Alcuni cittadini cominciarono a mormorare
“Solo un drago può causare un trambusto così”
Il macellaio pensò ad alta voce
“Forse un pesce gigante nell’oceano”
“Io dico la mamma di un capretto su in montagna”
Fu la sentenza del predicatore
“Per me più il fratello di un lupo selvaggio”
Rispose il maestro con una piccola correzione
Il sindaco voleva sapere
Quando tutti si riunirono nella piazza del villaggio
“Chi ha una spiegazione
A cosa sta succedendo qui?”
Joyce si alzò e disse con coraggio
“Sul serio, sono stata io!”
E tutti i concittadini
Risposero con una risatina “he, he, he”
Nessuno credeva ad una parole detta da Joyce
“Udite, udite” disse il banditore
“La bambina mingherlina dalla voce piccolina
Altro non è che una grande bugiarda!”
Joyce corse via velocemente
Non era abituata ad essere ridicolizzata
E nella sua fretta
Si scontrò con un mulo
Correva così velocemente
Che la sua mamma e il suo papà non riuscivano a raggiungerla
E come ultima soluzione
Mandarono un cane pigro ad rincorrerla
Il cane era troppo lento
E facile da seminare
Joyce vagava nella foresta
Così scura e così isolata
Joyce si sedette su un tronco
E si domandava come fosse finita in quel pasticcio
Non le importava nemmeno
Che il fango avesse sporcato il suo vestito
Gli animali del bosco scapparono
Di corsa nelle proprie tane
Joyce si era persa nella foresta
Oh, su questo non c’era dubbio
Joyce rabbrividì quando alzò lo sguardo
E vide un pipistrello volare tra gli alberi
E fu perfino spaventata
Da una rana che saltellò sulle sue ginocchia
“Oh, Signor Rana”, iniziò dicendo
“Cosa dovrei fare?
Quando bevo latte o acqua
Finisco per fare un suono come il tuo!”
La rana prese fiato
E rispose, “Cra-Cra-Cra”
La guardò con occhi tristi e sporgenti
Ed entrambi si misero a dormire
Presto fu mattina
Joyce si sveglio, si stiracchiò e sbadigliò
Fu così contenta di vedere
Che un nuovo giorno era iniziato
Iniziò tornando sul sentiero
Ed arrivò ad una radura
Dove c’era un uomo alto con delle gabbie
E all’interno degli animali al quanto accattivanti
Facendole posto
L’uomo fece cenno di sedersi vicino al fuoco
A quella bambina mingherlina dalla voce piccolina
Ora conosciuta come la grande bugiarda
“Grazie” disse educatamente
Quando lui le offrì un pezzetto di pane
Una donna paffuta apparve
E lui la presentò come sua moglie, sposata da poco
I due le offrirono vitto e alloggio
Ma con pochi soldi in cambio
Lei accordò felicemente
Di unirsi alla loro sfilata circense
Viaggiavano tanto lontano
Quanto la loro immaginazione potesse permettergli
Mangiando tanti pasticcini
Quanti la Signora potesse infornare
Mostrarono gli animali
E i loro numeri pazzeschi
Joyce fu attenta per tutto il tempo
A nascondere quegli attacchi di rutto
Un giorno accadde
Che il circo arrivò a Westerfloyce
E poiché erano ati due anni
I cittadini non riconobbero Joyce
I suoi genitori avevano lasciato il villaggio un po’ di tempo prima
Per cercare la loro figlia così dolce e così bella
Dai canyons alle credenze, dalle fattorie ai campi
Avevano proprio guardato ovunque
Si fermarono per un momento nella piazza del villaggio
Al ritorno a casa dopo la loro ricerca inutile
“Guardiamo il circo” si dissero l’un l’altro
“Di sicuro abbiamo bisogno di riposarci”
Joyce era cresciuta un pochino
I suoi capelli erano raccolti in uno chignon
Il suo vestito blu era diventato vecchio
E la sua pelle liscia adesso abbronzata
I suoi genitori la riconobbero al momento in cui la videro
Si può solo immaginare il loro sollievo
Nel ritrovare la loro bambina mingherlina dalla voce piccolina
Felice ed in salute, era la fine del loro dolore
Il resto della giornata
Lo trascorsero insieme
Parlando di qualsiasi cosa
Incluso il tempo
Joyce sospirò e disse
“Casa è un posto bellissimo in cui ritrovarsi
Domani andrò a trovare i miei vecchi amici
Rufus e Ricky Lee”
Rufus era diventato più grande che mai
E decise di fare un brutto scherzo
Quando la notte scese in silenzio
Aprì i lucchetti delle gabbie con un bastoncino
In ognuna
Entrò furtivamente
Ed i lucchetti tirò via
Mentre gli animali dormivano
Al mattino la luce del sole
Svegliò i cittadini
Joyce venne svegliata
Dal suo sonno
Fuori c’era uno scalpitío generale
Dalla prima gabbia alla carrozza
Era una completa mischia generale
Gli animali erano tutti liberi
Le bestie iniziarono a scatenarsi
Ponendo fine alla quiete mattutina
La gente strillava e si chinava
Per proteggersi dall’incombente sommossa
Un orso rovesciò un calderone di farina d’avena
Un rinoceronte calpestò alcuni bei fiori
Le scimmie giocavano a palla con un casco di banane
Mentre un elefante cadeva nel bel mezzo della strada
“Non c’è nessuno che ci salvi?”
Chiedevano i cittadini mentre correvano avanti e indietro
“Dobbiamo fare qualcosa
Questi animali devono andarsene!”
“Il nostro villaggio sarà distrutto
Da queste creature selvagge e dalla loro furia
Come li facciamo tornare
Ognuno nella propria gabbia?”
Anche Joyce che conosceva quegli animali
Era abbastanza spaventata
Ma le venne un’idea brillante
Ringraziò il cielo di aver avuto in dono l’ingegno
Inseguito da un toro arrabbiato
Uno studente correva abbastanza agitato
Joyce afferrò il suo secchio d’acqua
Ancora fortunatamente pieno
Lo sollevò in alto
Ed inghiottì tutta l’acqua d’un fiato
Bevendola con avidità
Come se fosse assetata da mesi
Fece il conto alla rovescia, tre, due, uno
E proprio come un leone quando afferra la sua preda
La piccola Joyce di Westerfloyce
Decise di salvare tutti
Aprì la sua bocca
E tirò indietro la testa
Quel suono che emerse
Fece tuffare sotto il letto molti bambini
Un rutto enorme e tremendo
Fece fermare l’acqua che scorreva nelle fontane
Causò un terremoto
E creò una falla in una montagna là vicino
Gli animali si impaurirono
E fermarono la loro distruzione ovunque
Impauriti da quel suono
Peggiore di un eruzione vulcanica
“Tornate nelle gabbie e ricordate le buone maniere”
Ordinò Joyce a quelle bestie
Come un comando veloce
Come un batter d’occhio, facendo un rutto
“Cos’è che ci ha salvati?
Cosa è stato?”
Joyce arrossì e ridacchiò
“Davvero, sono stata io!”
“Tu hai emesso aria magnificamente”
Disse l’artista con tale tatto
“Lei è la miglior ruttatrice del mondo”
Aggiunse il contadino “E questo è il fatto!”
I cittadini erano così grati
Che vollero ripagarla
Ma lei rifiutò i loro soldi
Così la elessero sindaco
Promise di are il resto della sua vita
Così come quel momento così felice
E si sentiva libera nel sapere che gli altri l’accettavano
Anche conoscendo ora la vera lei
Nessuno scherzo, nessuna risata
Nessun inganno
Il rumore che lei emise
Obbligò la natura ad assecondarla
Così da quel giorno in avanti
Il suo meraviglioso talento la fece rallegrare
Divenne ben presto conosciuta
Come la donna con un rutto in voce
Si ricordò sempre cosa aveva imparato
Essere sé stessi è l’unica scelta che abbiamo
Così finisce la storia
Della bambina mingherlina dalla voce piccolina.
FINE
Suggerimenti rivolti a genitori ed insegnanti per l’utilizzo del libro elettronico
C’è una vecchia storia che è stata attribuita a varie fonti durante gli anni della nascita della televisione. Dopo che ad un bambino è stato chiesto cosa preferisse tra la radio e la televisione, questo ha risposto “preferisco la radio. L’immaginazione è meglio.”
C’è molto da analizzare quando si riflette sul fatto che oggigiorno i bambini guardano troppa televisione. Poiché la TV coinvolge sia l’udito che la vista, guardarla diventa più un’esperienza iva, a meno che non ci siano programmi per bambini con contenuti interattivi che incoraggino i giovani spettatori ad analizzare cosa si sta proiettando sullo schermo e ad essere coinvolti nel programma. Sfortunatamente, non ci sono più spettacoli radiofonici immaginari che i bambini possono ascoltare e che permettono loro di usare l’immaginazione per creare figure nella mente.
I libri illustrati per bambini permettono anche ai piccoli lettori di essere consumatori ivi dello strumento se si siedono semplicemente ad ascoltare qualcun altro che legga loro le parole che l’autore ha scritto mentre guardano le immagini fornite. Comunque, i bambini in verità amano avere un ruolo attivo nella lettura del libro se venisse data loro la possibilità. Dal momento che questo libro elettronico non contiene illustrazioni, si possono realizzare tutte le idee di seguito usando questo testo. Si può inoltre adattare la maggior parte di queste idee ad altri libri che hanno invece illustrazioni, sia essi elettronici o in forma cartacea.
1) I bambini amano seguire quando un adulto legge loro una storia. I bambini
più piccoli posso anche muovere le labbra per fingere che stiano leggendo proprio loro. Bambini più grandi, invece, che stanno imparando a leggere, possono in realtà riconoscere parole e frasi sullo schermo o sulla pagina quando le ascoltano ad alta voce.
Dato che il lettore elettronico permette agli utenti di regolarizzare la dimensione del carattere sullo schermo, scegliete la dimensione più grande per rendere la lettura più comprensiva ed accomodante ai lettori emergenti.
Ai bambini piace partecipare alla lettura sfogliando le pagine. Con un lettore elettronico permettete loro di premere un bottone o un punto dello schermo che automaticamente ed “elettronicamente girerà la pagina.”
Un’altra caratteristica dei lettori elettronici è la capacità del testo parlato. Negli ultimi quaranta o cinquanta anni, c’è stata un’evoluzione dei libri per bambini che venivano pubblicati con registrazioni, con audio-cassette e CD cosicché i bambini potessero ascoltare la voce e seguire il libro allo stesso momento. Oggi, grazie alla tecnologia moderna (e consentendo all’autore e al pubblicatore di autorizzarlo), ogni libro può essere trasformato in un audio-libro.
2) Ovunque sembra esserci un “punto di suspance” nella storia, fermatevi e chiedete ai bambini di indovinare cosa accadrà in seguito.
3) Ai bambini piace la ripetizione nelle storie a la riconoscono e apprendono velocemente, soprattutto quando il testo è in rima. Amano ripetere il verso con il
lettore. Ad esempio, una volta che sentiranno il titolo e il sottotitolo, Joyce di Westerfloyce, la storia di una bambina mingherlina con una voce piccolina, sarà in seguito più facile per loro ricordarlo. Le frasi “bambina mingherlina” e “voce piccolina” sono ripetute l’una accanto all’altra ben otto volte in tutta la storia. Il lettore adulto dovrebbe fermarsi dopo aver letto “bambina mingherlina” e incitare i bambini a continuare la frase “con una voce piccolina”.
4) Chiedete ai bambini di descrivere l’aspetto dei personaggi e dei luoghi. Inizialmente, forse ripeteranno dettagli che l’autore ha menzionato. Va bene, dal momento che dimostra una comprensione del testo così genitori ed insegnanti possono constatare quanta attenzione stiano prestando i bambini e quanto riescano a comprendere.
Fate domande che abbiano a che fare con i dettagli dati nel testo. Chiedete ai bambini di ipotizzare o analizzare elementi aggiuntivi come ad esempio l’aspetto dei personaggi, che odori o suoni troverebbero in alcune aree o quali elementi potrebbero esserci in un ambiente.
5) Incoraggiate l’immaginazione e l’espressione artistica. Potreste far illustrare la storia ai bambini a modo loro. Dopo averla letta almeno una volta, potete prenderne alcune piccole sezioni e far disegnare ai bambini cosa immaginano dopo la lettura di ognuna di esse.
Se ai bambini piace particolarmente questo esercizio, può essere un progetto a lungo termine ideale per tenerli impegnati. Col tempo potrebbero disegnare l’intera storia.
Per i più piccolini, i genitori possono disegnare i contorni delle immagini e farle poi colorare ai bambini.
6) Incoraggiate la loro capacità di essere autori e di raccontare storie. Chiedetegli di narrarvi quali altre avventure pensano che un personaggio possa affrontare.
7) Questo suggerimento può non essere per tutti, ma ai bambini piacerà. Tutti sappiamo che alcuni bimbi (e alcuni adulti) sono bravi a fare rutti o a causarli volontariamente. Potete far imitare ai bambini il suono che Joyce fa quando rutta. Poi, quando leggete il testo, i bambini possono fare lo stesso suono al momento giusto della storia.
Domande di analisi e comprensione del testo
1) Joyce ti ricorda qualcuno che conosci?
2) Ti piacerebbe essere un amico di Joyce? Perché? Perché no?
3) Se potessi incontrare Joyce, cosa le diresti?
4) Quali sono alcune cose che Joyce fa e che fanno credere agli altri che lei sia perfetta?
5) Quando i bambini prendono in giro Ricky Lee, lei li spinge a terra. In quali altri modi avrebbe potuto difendersi?
6) Cosa hai pensato fosse il segreto di Joyce?
7) Quali cose sono accadute quando Joyce ha ruttato nella piazza del villaggio per la prima volta?
8) Oltre alle cose menzionate nella storia come risultato del rutto di Joyce nella piazza del villaggio, quali altre cose sarebbero potute accadere che l’autore non menziona?
9) Cosa avresti fatto se fossi stato a Westerfloyce e avessi sentito quei rumori forti?
10) Perché secondo te i cittadini non hanno creduto che quei rumori li avesse provocati Joyce?
11) Pensi che i cittadini abbiano reagito in maniera eccessiva ai quei forti rumori?
12) Perché Joyce scappò via di casa?
13) E’ stata una buona idea quella di fuggire via di casa?
14) Come pensi si siano sentiti i genitori quando Joyce è fuggita via di casa?
15) Credi che Joyce fosse spaventata quando si ritrovò da sola nel bosco?
16) Cosa pensi provarono i genitori quando Joyce tornò a Westerfloyce con il circo?
17) Quali sono alcune delle cose che successero quando Rufus fece uscire gli animali dalle proprie gabbie?
18) Quali animali da circo sono menzionati nella storia?
19) Quali altri animali potrebbero aver preso parte al circo che l’autore non menziona?
20) Oltre alle cose menzionate nella storia come risultato della fuga degli animali dalle loro gabbie, quali altre cose potrebbero essere accadute che l’autore non menziona?
21) Cosa avresti fatto se fossi stato a Westerfloyce quando tutti gli animali correvano intorno al villaggio?
22) Era felice Joyce quando si accorse che tutti sapevano che lei ruttasse e che comunque apprezzavano la sua abilità?
23) Quale lezione ha imparato Joyce nella storia?
24) Desideri di poter ruttare forte come Joyce?
25) Cosa faresti con quel “talento” se potessi ruttare forte come Joyce?
26) Conosci qualcun altro che abbia nascosto il suo talento non visibile a prima vista?
27) Cosa faresti se tutti pensassero che tu sia perfetto ma che allo stesso tempo tu abbia un segreto? Diresti la verità e spereresti di piacere agli altri comunque? Terresti nascosto il tuo segreto e spereresti che nessuno lo scopra?
28) Cambieresti il modo in cui tratti qualcuno se scoprissi che c’è qualcosa in lui o lei di strano o di diverso?
Vocabolario esteso per bambini
Joyce di Westerfloyce non utilizza parole per semplici adatte ai bambini.
L’autore, che ha una laurea in Educazione e Comunicazione, utilizza la teoria secondo la quale i bambini imparano nuove parole mentre le leggono allo stesso modo in cui le imparano parlando. Incontrano parole non familiari in un contesto sensato e con naturalezza le riconoscono dagli indizi proposti e quando necessario con l’aiuto di una fonte di conoscenza.
I bambini estendono il loro vocabolario emulando. Esponendoli a parole più avanzate gli si permette di imparare termini nuovi e di aggiungerli inizialmente al loro vocabolario ivo, il quale comprende parole che riconoscono e capiscono quando le sentono o leggono, ma che non usano generalmente nei discorsi o quando scrivono. Una volta che queste parole diventano familiari nel vocabolario ivo, attraverso la ripetizione, quelle stesse parole sono col tempo aggiunte al vocabolario attivo il quale comprende termini con i quali “si pensa” e che si usano per esprimersi attraverso i discorsi o quando si scrive.
Per aiutare i genitori e gli insegnanti che vogliono utilizzare questo libro in un modo più formale, è presente una lista di altri vocaboli (nell’ordine in cui sono presenti nel testo) che possono non essere conosciute dai giovani lettori. Sono fornite semplici definizioni, facili da comprendere. Nella lista sono anche presenti dei dati divertenti.
Glossario
1) Westerfloyce – il nome del villaggio in cui vive Joyce
2) Grazioso – delicato e carino
3) Indole – personalità, il modo in cui qualcuno agisce
4) Adornavano – decoravano
5) Difetto – qualcosa di imperfetto che qualcuno fa moralmente
6) A bizzeffe – grande quantità di un qualcosa
7) Grintosa – piena di energia, forse troppa
8) Orribile – davvero cattivo
9) Timbuktu – un luogo molto lontano (Si, Timbuktu esiste davvero. E’ all’estremità sud-ovest del deserto del Sahara.)
10) Problema – una cosa difficile da affrontare
11) Fessacchiotta – una persona sbadata
12) Bottaio – una persona che fabbrica barili, botti
13) Sformato – pietanza cotta al forno
14) Dozzina – dodici di qualcosa (nel testo, però, il fornaio aveva dovuto fare una pasta in più per ogni infornata cosicché avesse poi potuto assaggiarla e lasciarne poi dodici)
15) Campanile – parte superiore appuntita di una chiesa
16) Fuoriuscendo – uscendo fuori da qualcosa
17) A pezzi – parti separate (proprio come la promessa di matrimonio, “finché morte non vi separi…”)
18) Zelante – esageratamente diligente
19) Trambusto – tanto rumore e movimento
20) Accattivanti – sapevano facilmente conquistarsi simpatia
21) Fece cenno – fece un gesto per indicare un luogo
22) Signora – termine usato anche per indicare la moglie di qualcuno
23) Inutile – vano, senza senso
24) Sonno – dormire tranquillamente
25) Scalpitío – forti rumori
26) Furia – comportamento senza controllo e violento
27) Calderone – grande pentola per cucinare
28) Agitato – turbato
Sull’autore
Matthew W. Grant ha una laurea in Educazione e Comunicazione. Oltre a Joyce di Westerfloyce, Matthew ha anche scritto un’altra storia per bambini che narra del cugino di Joyce, Tim di Wilbrahim, la storia di un ragazzo con la brezza nello starnuto.
Matthew è l’autore di molte sceneggiature e romanzi di vario genere incluse le serie Slaters Falls e Northbridge.
Publishers Weekly ha definito il romanzo di Matthew, Secrets Of Slaters Falls, come una “tragicommedia piena di dolcezza!”. Secrets of Slaters Falls ha raggiunto la qualifica di semifinalista all’ Amazon Breakthrough Novel Award. L’adattamento cinematografico di Matthew del suo romanzo Zach’s Secret, fu finalista ad un concorso sponsorizzato dalla rivista Script.
Visita il sito MatthewGrantOnline.com per sapere di più su altri progetti letterari di Matthew.
(Notare bene che il sito web non è un sito per bambini con giochi ed interattività. Si tratta del sito dell’autore che narra dei suoi romanzi per adulti.) A Matthew piace corrispondere con i suoi lettori, specialmente con coloro che raccontato ai loro amici dei suoi libri! Puoi contattarlo scrivendo all’indirizzo e-mail:
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