Primi libri di pianoforte – Christian Salerno
Christian Salerno
Primi libri di pianoforte I Migliori Libri per Iniziare lo Studio del Pianoforte
www.pianosolo.it 1
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www.pianosolo.it
L'autore Christian Salerno è l' amministratore di diversi siti dedicati al pianoforte. Il Blog principale sulla quale pubblica le informazioni, i consigli, gli spartiti e le videolezioni dedicate al pianoforte , insieme all' amministratore Giulio Cinelli è Pianosolo. Il blog conta oltre 4000 visite al giorno ed è in continuo contatto con i più grandi artisti e pianisti di tutto il mondo con le sue interviste pubblicate periodicamente. Oltre a gestire Pianosolo, gestisce anche Lezionidipianoforte.com un sito statico
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che raccoglie tutti i video che sono stati pubblicati dall' inizio dell' attività online sino ad ora. L' autore è inoltre autore di diversi libri , tra questi "Il mio primo pianoforte", il suo libro che più di tutti gli altri ha ottenuto un maggior successo con 122 copie vendute fono ad ora.
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Il Beyer Il primo libro con la quale la maggior parte degli insegnanti fa iniziare lo studio di questo magnifico strumento è il Beyer . Questo libro infatti va avanti da generazioni e generazioni e continuerà ad andare avanti nonostante non abbia ricevuto praticamente neanche una revisione dalle prime edizioni. E' un libro quindi completo in grado di sviluppare le tecnica necessaria allo studente per poter affrontare i primi pezzi scritti dai celebri compostiori classici. Il libro contiene molti esercizi a difficoltà progressiva . Come ho già detto più volte sul Blog, questo libro è praticamente impossibile da affrontare senza l' aiuto di un maestro , ecco perchè abbiamo deciso di creare sul sito una sezione apposita che contenga del o per questo libro . In questa sezione sono comprese ad una ad una tutte le lezioni di questo 4
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libro con relativo spartito da scaricare , contenente i consigli per lo studio di questi e un video che mostra l'esecuzione dell' esercizio . In questo modo potrai avere un'idea dell' esercizio ancor prima di studiarlo e quindi avere la possibilità di scegliere se studiarlo o meno in base alla bellezza di questo . I aggi difficili sono tutti spiegati con chiarezza e se ovviamente ci saranno dei problemi in alcuni esercizi, basterà postare un commento sotto il relativo post dell' esercizio per poter ottenere una risposta immediata, oppure potrai chiedere sul forum di pianosolo . Sul forum potrai trovare gente più esperta di te a cui chiedere consiglio ma anche gente del tuo stesso livello con la quale confrontare le stesse difficoltà . E' inoltre possibile trovare nell' archivio del forum la soluzione al proprio problema ( poichè quel dato problema era già stato segnalato da qualcuno prima di te ) . 5
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Ma tornando al Beyer , cerchiamo di esaminarlo con più cura nel dettaglio . Nelle prime pagine di questo puoi trovare delle brevi spiegazioni per quanto riguarda la teoria musicale in modo tale da poter affrontare gli esercizi senza alcun tipo di dubbio . Subito dopo si parte con l'esecuzione degli esercizi che contengono già delle difficoltà che con un maestro possono essere affrontate senza problema , ma senza di questo si possono avere alcuni dubbi riguardante l'esecuzione di alcuni aggi importanti. Gli esercizi poi si continuano a sviluppare in ordine progressivo e piano piano il Beyer introduce lo studio a mani unite ( con entrambe le mani che leggono in chiave di Sol ) e poi più avanti introduce la chiave di Basso , dando così la possibilità all' allievo di studiarla con tutta calma. Infatti questa viene introdotta solo molto dopo ( intorno all' esercizio 50 ). Alla fine di tutti questi esercizi ( nella quale troverà quelli per le principali scale musicali ) , troverai un ultima raccolta di esercizi che dovrai svolgere in teoria quotidianamente . Io ti 6
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consiglio di non farne più di un tot. anche perchè non avrebbe senso farne così tanti dato che sono sempre gli stessi. Eseguili giusto un paio al giorno giusto come riscaldamento e basta , non ti concentrare troppo su di quelli , anzi , ti dirò di più , se proprio ci tieni a suonare il Beyer suona gli esercizi della parte centrale che sono un vero toccasana per lo sviluppo della musicalità e inoltre , leggendo brani già studiati , svilupperai la lettura a prima vista , che noi tutti conosciamo la sua importanza nell' ambito della velocità in cui riusciamo a studiare un nuovo pezzo di pianoforte. Per concluedere , ti lascio ad un link dove puoi comprare il Beyer ad un buon prezzo e su di un sito molto affidabile. http://www.musicalstore2005.com/curci-beyer-scuola-preparatoria-p-14943.html al prezzo di soli € 10,10.
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Il Metodo Bona Dopo un buon libro di pratica di vuole assolutamente un buol libro di teoria musicale che non è assolutamente quello del titolo . Questo libro , se pur utilizzato da molti didatti , ha secondo il mio punto di vista molte lacune. La voglia di racchiudere molto materiale in questo libro fa si che tutte queste informazioni siano tante ma poco chiare e precise . A quanto pare infatti, non sembro essere l'unico a pensarla così. Il Maestro Marco Lenzi, ha scritto sul suo Blog delle parole sagge per quanto riguarda questo libro, nella quale mi trovo pienamente d'accordo . " Una nota di merito va senz’altro attribuita al prezzo contenuto (6,50 euro). Quanto
invece al rigore nella definizione dei concetti e alla perspicuità degli esempi riportati
si possono fare alcune riserve: perché, ad esempio, continuare a definire la musica ‘arte
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dei suoni’ (pag. 2), oltretutto identificando questi con le note musicali, dopo più di un
secolo di ricerche sulla rumoristica e sull’elettronica? Perché ribattezzare ‘tagli in collo’
i tagli addizionali in gola (pag. 3), o ‘cediglie’ le codette (pag. 10), o ancora
‘spezzabattute’ le stanghette (pag. 16)? Perché affermare che le pause “servono per dare
maggiore varietà ed espressività” a un brano musicale (pag. 11), quando ne
costituiscono un’importante funzione strutturale? Perché continuare a confondere due
concetti così diversi come ritmo e metro, allorché si definisce il primo “la regolare
successione di insiemi di note (battute [sic]) di ugual valore” (pag. 16) e cioè attraverso
il significato del secondo? Perché scrivere la parola ‘autore’ con la maiuscola (pag. 78),
ancora oggi? Perché parlare di abbellimenti ‘attualmente’ più utilizzati (ibid.) quando
nessuno ne fa praticamente più uso da tre secoli (almeno secondo quel sistema di
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segni mutuato dalla musica barocca)? E ancora, perché definire la tonalità
“l’organizzazione della musica attorno ad una determinata nota” (pag. 136) – oh Dio,
nooo… – quando è ormai universalmente accettato che il concetto di tonalità è un
concetto storico-culturale (e dunque legato all’atteggiamento, al modo di sentire di
un’epoca) e non un concetto fisico-matematico?… E così via. Insomma, come si vede, progressi non è che ne siano stati fatti molti dal 1870 quanto ad apertura mentale e a capacità di parlare alle nuove generazioni di aspiranti musicisti partendo dal loro linguaggio, dal loro vissuto e dal loro milieu culturale, cosa dalla quale nessun buon insegnante dovrebbe mai prescindere, una volta compreso che l’apprezzamento del ato è sempre direttamente proporzionale al suo legame col presente… Ma, evidentemente, i pregiudizi legati alla presunta ‘superiorità’ della musica classica sulla moderna (e quando dico moderna non mi riferisco a Debussy o a Schönberg, per quanto potrei tranquillamente farlo) sono ancora tardi a morire. E non
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è che l’ennesima, estenuante ma – questa volta almeno spero! – definitiva querelle da dirimere." Dalle parole del maestro possiamo capire che anche lui non prediligie proprio questo metodo per quanto riguarda la teoria . Ecco perchè devi concentrarti su di altri libri riguardanti la teoria come il pozzoli . Questo libro , è diviso in 3 volumi ( ora forse l' edizione nuova è divisa solo in 2 ). Tuttavia in questi volumi è racchiusa tutta l' essenza della teoria che uno studente che studia musica deve assolutamente sapere ( anche per affrontare così l' esame di toeria e solfeggio ).
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Il Mio primo Pianoforte Ed ora che abbiamo un libro che parla di teoria musicale , un altro che tratta la pratica al pianoforte , per concludere in bellezza serve un libro in grado di farti capire come si acquisisce la tecnica al pianoforte . Ebbene sì , se non sei dotato di un maestro di pianoforte hai assolutamente bisogno di imparare i giusti metodi di studio , devi imaprare a risparmiare tempo mentre studi un brano e non puoi continuare a perdere del tempo inutile . Devi velocizzare il tuo apprendimento e renderlo migliore attraverso i giusti metodi di studio . Questi sono tanti e sono tutti rinchiusi dentro questo libro che descrive semplicemente che cosa sono questi metodi , quando si usano e a che cosa servono . Penso che questo libro ti possa allargare gli orizzonti facendoti ritrovare lo stimolo per studiare meglio e vivere il rapporto con lo sturmento più
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serenamente. L' ebook , è disponibile anche in versione cartacea e puoi trovarla qui : http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=516564 Ora non mi resta che augurarti un buono studio!
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