Addio Al Mio Cuore 3u1n6h

Daniele Baroni

Addio al mio cuore

Addio al mio cuore

Daniele Baroni

Luglio 2014

ISBN 9786050311846

Autopubblicato con Narcissus.me

www.narcissus.me

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Edizione digitale realizzata da Simplicissimus Book Farm srl

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UUID: 9786050311846

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Table of contents

INTRODUZIONE ANGELI ADDORMENTATI GUERRA DI POESIA MIO PADRE, MIA MADRE E IO SORELLA MORTA, FIGLIA ILLEGITTIMA LEUCONOE HAI CAMMINATO SULLE STRADE ALLA MIA DONNA IL TUO GIRASOLE ALLA CONOSCENZA ADDIO AL MIO CUORE

INTRODUZIONE

Io non sono un poeta, o per lo meno non lo sono da molto tempo. Perché allora pubblicare un libro di poesie? Proprio per chiudere i conti con la poesia, ovvero con ciò che da ragazzo aveva accompagnato il mio malessere generale e che, in principio, credevo fosse la giusta direzione da percorrere nella mia vita. Il senso del titolo sta tutto qui: le poesie raccolte in questo libretto rappresentano un addio voluto alla poesia e all'illusione che essa sia la strada vera verso la conoscenza e che possa condurre a svelare chissà quali misteri sull'esistere in generale e dell'uomo in particolare, cosa per me non corrispondente alla realtà. Un addio, nello specifico, a quel cuore malandato e sofferente, agitato, rivoltoso, ferito, che batteva nel mio petto ai tempi in cui la poesia era il punto di riferimento del mio vivere. Le poesie qui presenti (che ho riscritto in occasione della loro pubblicazione) seguono la mia evoluzione fino alla scoperta della filosofia, che per me rappresenta la convalescenza e la guarigione dal veleno che la poesia instillò allora in me, nonché la reale inclinazione del mio essere.

ANGELI ADDORMENTATI

Poesie strascicate a terra, ricordo d'innocenza e illusione.

Sera. Pioggia che cade e cielo limpido. Perdizione.

Poesie strascicate a terra, notti languide e lunghe, amorevolmente volute.

Peccato. Profondo, profondo peccato.

Poesie strascicate a terra, brividi, solitudine e sere perdute, carte stipate. E cercato

libertà: freme e tace. Chi più di noi?

Nessuno ha mai trovato baci che muoiono al buio dei portoni, senza paura.

Poesie strascicate a terra, lacrime bevute a sorsi: dolore, parole trattenute.

Vagare senza direzione e ritrovarsi negli occhi delle fanciulle, in vie perdute.

Poesie strascicate a terra, in promessa e addio. Dammi la tua mano, ti porto via...

La notte. Notte come sempre è, la notte. La solita ragazza, una bottiglia. Ancora solo.

Poesie strascicate a terra,

e dove vanno le nuvole in cielo? Ubriacati di malinconia.

Poesia, freddo. Fiore disteso sul suo stelo, e lo sa.

Poesie strascicate a terra, una è bocca, due è peccato, un'altra è segreto mai rivelato.

Memorie. Battiti del mio cuore ormai ati.

Poesie strascicate a terra, noi angeli perduti, angeli addormentati.

GUERRA DI POESIA

Guerra di poesia, guerra di nostalgia: ho bruciato le parole seguendone del fumo la scia, ritrovandomi poi solo nel treno svuotato della mia gloria.

Ho bevuto tutto l'amore, l'amore silenzioso e suicidato, sbattendo poi le mani nude contro le inferriate della memoria. Ho ingoiato il veleno della libertà, viandante senza meta e senza una metà. E nel sacchetto della mia anima (che stavo portando) ho scorto ossa e denti digrignati.

Ma ora inseguirò la vita per i prati se cercherà di fuggire sola. E proverò il suo cuore a consolare quando si addormenterà male perché vuole sognare.

MIO PADRE, MIA MADRE E IO

Io sono mio padre, quel padre duro e solo che ha conosciuto l'amore ma lo fa trapelare solo nel rimorso; quel padre intransigente che spesso non capisce.

Io sono mia madre, quella madre immatura e insolente che non mi accudisce, quella madre stanca e insicura che teme di amare.

Io sono me stesso, quello avido di pensieri che invano tenta di arginare, il figlio dal cuore rinnegato:

quello che l'amore lo sa ma lo affoga nel ato.

SORELLA MORTA, FIGLIA ILLEGITTIMA

Alla poesia

Sorella morta, figlia illegittima, sorella di carne e figlia di illusione, corpo in decomposizione e concessione d'amore, morte di stagione.

Sorella morta, figlia illegittima, dove hai dormito l'altra notte, mare sventrato di solitudine, dei pesci mera libagione.

Sorella morta, figlia illegittima, ombra svuotata dall'inquietudine; tentazione inappagata sulla soglia delle mie decisioni.

Sorella morta, figlia illegittima,

puttana di sesso e di privazioni, scioglimento dai tuoi legami nella faglia delle mie disillusioni.

Sorella morta, figlia illegittima, confusione separata di immagini, stelo di fiore strappato: dell'amore non tieni che le dolorose voragini.

Sorella morta, figlia illegittima, oltraggio di parole come un'inondazione di impressioni nere nel tuo cuore.

LEUCONOE

Alla poesia

Ti sei svegliata, questa mattina, e non avevi più me accanto, tu nuda anche in inverno. Sei come un fiore che dal suo interno muore, una musa annoiata che senza meta cammina. Tu sei gli occhi in cui più non ti ho guardata. Sei la neve che già si è posata.

HAI CAMMINATO SULLE STRADE

A Giulia

Hai camminato sulle strade che tu sola capisci e ci sono parole mute che solo tu hai ascoltato. Ci son occhi che pensano al ato e mali che tu, da sola, guarisci.

Hai percorso sentieri sterrati, ma il tuo cuore sa bene che sotto i tuoi i c'erano tesori dai più dimenticati. Non scordare ora che per ogni giorno che ferisce puoi costruirne di migliori.

ALLA MIA DONNA

A Giulia

Se c'è un motivo per il quale il mio sole risplende, questo sei tu, donna mia: nutriti della vita che dal nostro amore discende e anch'io sfamerò il cuore con essa.

Tu sola sai rendermi un uomo completo: hai fatto rinascere con la tua ione quel fiore che per sempre credevo apito. Della sua forza ora custodiscine il segreto.

E se talvolta il ato su di te punta ancora il suo scarno dito, non temere: tu stessa sai che in ciò che è stato spesso si cela un tesoro, trai dalle mie braccia un nuovo ristoro.

Insieme faremo del futuro il nostro nocchiere.

IL TUO GIRASOLE

A Giulia

Non lasciare che i tuoi occhi guardino al ato, e che esso ti rinfacci di averlo abbandonato: non badare ai suoi rintocchi, non sei più nella sua prigione.

Tu sei il fiore che tu stessa coltivi, ma non attendere un'altra stagione per farlo crescere: girati verso ogni raggio di sole che il tempo fa filtrare, da essi impara a farti risvegliare.

E non voltarti verso quei giorni che non vuoi veder ricomparire: una volta cresciuto, il tuo girasole non potrà più sfiorire.

ALLA CONOSCENZA

O conoscenza, dammi il tuo corpo! Dal tuo seno si abbevera la mia vita, delle tue parole si nutrono le mie solitudini.

O conoscenza, mostrami nuove e inesplorate altitudini! Sopra esse voglio udire del fresco tuo vento il respiro e con esso il mio tradito cuore guarire.

O conoscenza, madre della saggezza, sorella della filosofia! Non concedere ai più i frutti della tua bellezza e volgi a noialtri la tua epifania.

ADDIO AL MIO CUORE

Non posso che essere io stesso l'assassino di questo mio cuore, cuore rivoltato ma dimesso, insonne e affogato, sterrato, raggirato dalle parvenze dell'amore.

Addio al mio cuore! Al mio cuore che soffre, iniquamente. Ad esso che più non sa curarsi, che tossisce i suoi ultimi battiti stancamente.

Addio al mio cuore! Ed io... Non ero che la preda del suo cibarsi, del gregge dei suoi sogni infranti solo il triste pastore. Addio muse morenti!

Gettate, gettate dei fiori su questo cuore.