Voglia Di Vivere Irrefrenabile 3k5l18

Nina L.

Voglia di vivere irrefrenabile

La scrittura è una parte del mio essere che ho imparato ad accettare e capire con il tempo e con pazienza. Sono le parole a scegliere me; si presentano senza avviso e hanno la pretesa forte ed autentica di essere espresse. Non ho chiesto a nessuno di fare la prefazione di questo piccolo libro, perché quasi nessuno conosce l'esistenza di questi scritti e penso che nessuno, meglio di un lettore curioso, possa esprimere cosa esso suscita. La prefazione non è che la presentazione di qualcosa di assolutamente personale, la lettura. Le poesie sono di chi le legge, e leggendole trova in esse i proprio personali significati. Il libro si compone di un indice con tre diverse titolazioni che si riferiscono ai diversi periodi in cui sono state scritte. Il primo periodo è fatto di numeri, perché nella mia adolescenza non volevo chiudere i miei scritti in una gabbia, un titolo. Il secondo periodo, ancora legato al primo, ha definito gli scritti con la dicitura "compo" (componimento) ed un relativo numero. Nella maturità che sto vivendo invece è risultato quasi naturale dare un titolo ai miei scritti, senza sentirli imprigionati, anzi al contrario liberi e coscienti dei propri significati. La poesia per me è come una musica suonata dal cuore. Melodie che nascono naturali, dal proprio essere, come un compositore suona la propria fantasia di note.

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Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write (http://write.streetlib.com) un prodotto di Simplicissimus Book Farm

Indice

15. 18. 21. 47. 51. 52. 68. 77. 78. 80. 86. 90. 92. 95. 96. 98. 100. 104.

106. A sco. Il genere umano. Il treno per Torino. Orfeo e Euridice. c_3. c_13. c_15. c_18. c_19. c_23. c_24. c_28. c_30. c_34. Estate a Milano. La solitudine. Il mare. Viaggiare. Fine Aprile. Qui resti.

Come Penelope. Salento. Mi sono innamorata dell'amore. Padre. La gioia di vivere.

15.

Aspetto l'estate. Suoni, colori, profumi unici. eggiare fino a tardi soli e pensare. Ascoltarsi dentro.. E di sera, quando tutti dormono svegliarsi e uscire. Contemplare il cielo meraviglioso e la sua luna e le sue stelle. E rendersi conto che le notti d'estate sono meravigliose.

18.

Voglia di vivere irrefrenabile. Voglia di una felicità impossibile. Mi dicono che è impossibile essere sempre felici. I "grandi" dicono così,a me bambina. Ma io mi faccio forte su loro e vorrei urlargli che il mondo è un miracolo, che le piccole cose sono le gioie più grandi. Perchè solo apprezzando fino in fondo queste, si apprezzano anche le più grandi. Allora io "bambina" rido e ballo perchè è bello vivere felici.

21.

Sole bianco. Nebbia di pianura. Profumo di rispetto in quest'aria che è bianca.

47.

Stai arrivando,lo so. Stasera ti sei avvicinata a me, hai accarezzato il mio viso con la tua leggera brezza; hai abbagliato i miei occhi con lo sfavillio delle tue stelle in cielo. Son certa che non mancherai alla tua promessa, estate, e accompagnerai la mia anima in fantastici voli notturni.

51.

Essere fisicamente in un posto, ma mentalmente altrove. Cercare di carpire sia da un alto che dall'altro i rumori, e collegarli e impastarli. Un forte desiderio di eclissarsi altrove, in un posto lontano, in un campo di grano in campagna.. in un deserto. Da sola, piena di emozioni pensieri, rumori, profumi.

Vorrei stare in quel posto per capirmi, per crescere. Forse però non è questo che è stato scelto per me. E io aspetto.

52.

Fragilità: espressione realistica dell'animo umano.

68.

Vola come un pensiero. Veloce librati. Veloce liberati del pensiero degli altri. E oltre.

77.

Suona canzone e trafiggimi silenzio. Poichè nella tua angoscia ridipingo l'ombra,per nulla sbiadita di quell'amante perfido. Svegliati.Scuotiti. Perchè nel buio,in pochi istanti risento quel fervore in corpo, quell'amore in spirito, quella voglia sensuale. Parlano ancora i suoi occhi, e la sua pelle, e le sue movenze. Continua ad alitarmi sul collo questo ricordo triste.

78.

Gelo e freddo. Trappola di brina e alberi morti. Pietosa. Questo odore rallenta i battiti e i pensieri. Sopisce ogni cosa . Volare. Vorrei poter volare; sospesa nel presente,contemplare ogni cosa e gelare il mio sangue per poterne sentire il sapore. Chissà se avrà lo stesso sapore di una vita diversa. E se sospesa là potrò guardare al ato e al futuro, urlerò di morte e di questa mia anima.

80.

L'incompiutezza di una giornata e in egual modo il senso, più che compiuto, di 'un'ora di lui, di noi. Parlare. Fiatare. Toccare. Sentire. Pensare. Il senso. Non c'è senso, se quando lo guardo vedo uno sconosciuto che porto in me da sempre. Nei sogni di un'amore sempre cercato, ma mai voluto.

Comprendo solo il vero senso della paura. Paura di questa ipnosi, che porta il tuo nome.

86.

Tra mille libri e giorni pieni, giornate di sole o di pioggia, ho scoperto una cosa. Ho scoperto che grandiosa compagna è l'amicizia. Quella donna, quella vera. Che ti ripara dai pensieri cattivi, dalla avversità, consolandoti, ammonendoti. Si rivela al mio cuore ed è così sinceramente spiazzante. Al punto che diventa impossibile non sentirne il richiamo. Poichè la dolcezza del suo suono equivale al suo raro vivere. Ho scoperto una cosa,

ho riconosciuto il suo richiamo, ed ha voci confortevoli. Ha le voci di amiche vere, così rare da aver timore, di pronunciarne il nome.

90.

Corpo scheletro di una vita. Come una strada un percorso. Come un respiro la vita. Tendo in avanti e sono protesa, ma lui mi tiene legata ad ogni tappa vissuta. e con le lacrime sale il dolore di infiniti giorni ormai dimenticati. Dentro tutto freme, trema, vive con paura

quei ricordi rimossi colmi di ansia di vivere. Impotenza. Sofferenza. E mi contraggo. Mi apro e mi chiudo verso questo universo nascosto che il mio corpo, scatola avida di emozioni, non può lasciare.

92.

E se nel buio di una notte senza tempo ti rapissi.. Saresti mio. Nel silenzio o nell'intimità di mille parole. Per vivere quell'occasione che tanto sfugge dalle mie piccole mani, al cospetto delle tue. Al tuo animo inquieto, pacato da mio. sognante e arresa ai tuoi occhi e a questa irresistibile alchimia.

95.

Sola. Sola. Sempre sola. Solo sola. Seccarmi come un albero e priva di foglie attendere. Il freddo. Il gelo. Morire e non sentire. Ascoltare. Sempre sola e nulla volere e nulla dovere. E nulla parlare

che la gente di aspetti. Di suoni inutili e inutili aspettative. Solo esserci. Metafisicamente immobile; irrealisticamente morta.

96.

Di calce e di colori. Come case annegate e muri umidi che trasudano vite. Finestre cadenti vissute di sogni. Fessure chiuse di urla taciute e soglie pestate come pianti e lamenti mai spesi e vissuti. Di calce e di colori. Frane di arenaria o di sentimenti indefinibili. E di colore e di calce immutati paesaggi mentali. Nuvole colme di ansie

che piovono in case di vita.

98.

Come scalate senza cima. Mani tagliate da speranze inutili. Ansie che soffocano il respiro i pensieri. Gambe adrenaliniche mai stanche mai ferme. E' la luce dopo il buio. Penso di volerlo più del domani.

100.

Voltare un viso stanco che il vento non rinfresca. Cercare pace nel riposo del corpo; senza saper domare sogni impazziti che viaggiano alla velocità del futuro.

104.

Avere sempre ventanni. vivere in un limbo di voci di ideologie. Vivere in un'ombelico di incontri. Persone,voci,paesaggi. Prolungare infinitamente sogni di vita amicizie. Mangiare e bere e respirare speranza. Quella speranza di realtà avverate che rende più leggeri più sinceri. Quella sfacciata voglia di amore e di sesso che unisce. Avere sempre ventanni, correre verso il proprio futuro

mentre si cerca una stabilità che forse più spaventa. Sfilare il proprio io, come un'equlibrista su una corda. In bilico su un precipizio. Influenzati da un nonnulla, come da niente.

106.

Plasmata da parole leggere. Dal travolgente incedere di un nuovo giorno. Limata in ogni angolo da voci narranti, che ridanno colore ai muri delle mie idee che sento sbiaditi. Così avida di confronto. Così assorbente. Nel fragore delle novità che impregna ogni giorno, lascio la mente trascinarsi nel divenire.

A sco.

sorvolare tutte quelle parole dette, sentite, risentite. Parole semplici suoni che tentano di sembrare condivisione del momento. Appese a silenzi ingombranti. Dittatura dell'anima questo continuo interrogarsi. Prima di adesso pareva tutto differente e semplice. Molto più leggero, molto meno vincolante. Ti sentirai pioniere del tuo io. Mentre forse il cuore

diventerà troppo piccolo o spudoratamente troppo grande per l'amore che proverai verso questo gesto che ti stai regalando. Ti sentirai un pane di farine lontane. Le solide radici che ti sorreggono e ti alimentano protenderanno il tuo domani verso la scoperta dell'oltre. Cambieranno i tuoi occhi, questo accadrà, e sarà per sempre.

Il genere umano.

Subordino il mio essere umile, alla lealtà di un'anima serena e vera. Atterro ogni giudizio, ma sentirsi tirati in causa è fin troppo naturale. c'è una sola grande menzogna nei vaolori cristiani che mi hanno insegnato... Il presupposto del giusto. Il punto di partenza di ogni comparazione. Dei miei valori più sacri, rimango prigioniera della giustizia di pensiero che da sola mi creo. Scendo sommariamente in basso. Imposizione dovuta. Mi percuoto l'anima per tanta audacia. Come il più piccolo degli uomini, ricalcolo la rotta di pensiero.

Unico timone, l'amore incondizionato. E mi libero di ogni circostanza, rendendo gloria alla sconfinata sopresa che è il genere umano.

Il treno per Torino.

Chilometri altrove. il mio cuore è su quel treno per torino. Lo stesso treno di sempre. Secco,rumoroso..e lento. Sre ate a studiare volti,voci,e odori. squadrare valigie di eggeri eccentrici, camminare sul mio treno. Ore di meditazione, stazione dopo stazione. Fermata dopo fermata. Lo studio dell'attimo che mi porta a te... al tuo abbraccio al tuo confortante silenzio. Ore perse a guardare il paesaggio che cambia.. ..quelle prima d'ora sconosciute colline verdi.. e poi gialle.. e poi rosse..

e grigie e fredde. Quei quadri di natura che mi separano da te che separano la mia vita dalla tua. Musica se..culla il mio arrivo alla pace. Di fermata in fermata mi avvicino. E la pace s'impossessa del mio cuore e della mia mente. Come posseduta da "forze di amore maggiore".. mi lacio portare a casa.. cammino,vivo..e ascolto.. luoghi di ispirazione e rinascita.

Orfeo e Euridice.

Vorrei svestirmi di presunzione... ed essere pura. Lasciarmi alle spalle l'umanità di vedere nei cuori di chi amo. Semplicemente superficiale. Potrei morirne... e morendone... percorrere la tristezza infinita..dei cuori di chi non sa vedere di chi non sa amare. di chi non sa soffrire. E come orfeo e euridice... durante quel percorso verso la morte dell'essere... voltarmi indietro ricordarmi chi ero e vedere la luce di inifiti petali d'amore.. sciogliersi nei giorni della mia giovinezza respirare forte e tossire la superficialità che lentamente mi soffocava

verso la morte. tossire odio e insofferenza lasciare mani nere di morte.. che trattengono cuori timidi e egoisti lasciarle e correre.. Sentire di voler sfuggire a quella morte incombente... piangere lacrime dolorose.. mentre con fatica rincorro quella vita di sentimento Quel profumo delicato e unico che è vivere nell'amore per l'amore con amore. E mentre ilcancello di quella prigione dorata starà per chiudersi infilarmici dentro ridendo di gioia con il cuore palpitante.. e le gambe troppo stanche. Mi sono voltata indietro e ho scelto di vivere nell'amore. nella prigione dorata...dove sono entrata correndo.

c_3.

All'anima di noi poeti, di occhi sorpresi nell'udire che componiamo.

c_13.

alcune cose sono e non cambieranno mai. i nostri impietosi sorrisi urlanti su volti raggianti di vite colme d'amicizia. vite che conoscono l'amore. corpi stretti da dolci e veri abbracci; menti,coccolate da parole di conforto crude verità lacrime di confessione. giorni vissuti come pagine di libri; romanzi di poeti maledetti drogati di vita. La conoscenza, profonda, elitaria.

Il sottile e tangibile patto di vite unite da un lusso condiviso come la vera amicizia.

c_15.

l'agitazione regna in me dalla notte dei tempi. vive sopravvive e continua a muovere i miei i. l'agitazione il perenne movimento di un'anima che scopre nuovamente di volta in volta emozioni diverse. spinte diverse. una rete a trame fitte imprigiona il mio corpo e la mia libertà. insuffieciente cercare di darmi spiegazioni, razionalizzare.

non è possibile, non è comprensibile. Un quesito irrisolto per il quale non esistono assiomi se non la profonda sincerità di amarmi per come sono.

c_18.

Questa città è fatta di strade piccole e strette per il pasaggio di macchine folli guidate da menti in apnea. Questa città è fatta di mille paure motivate o meno; di regole non scritte e norme sociali che servono solo alla finzione del vivere. Questa città è fatta di rumore, di comodità ad ogni costo. La mia città, è il sole di oggi, che illumina i particolari bianchi dei santuari le finestre delle case dove spiare momenti di tranquillità.

La mià città sono angoli improvvisati dove trovare vita ad ogni costo. E' il verde di qualche giardino nascosto, il silenzio di eggiate solitarie. La mia città in inaspettati momenti di riflessione mi sorprende ancora e mi fa sentire straniera, anche quando non lo sono. Eternamente in conflitto con se stessa, come tutti noi.. e come me... resta il punto di partenza, probabilmente il ritorno, ma non la meta del mio viaggio.

c_19.

sperduta in un tempo inatteso, ti ho incontrato in un luogo senza perchè. In giorni senza itinerario la naturalezza dei più piccoli gesti mi ha guidato. Inesorabilmente quei giorni si sono colorati con le tue parole. Se mi guardo indietro vedo un percorso improbabile, come il tempo in cui ti incontrai. Ratifico cambiamenti e confessioni e silenzi e sorrisi. Come le stagioni, come il tempo,che non si ferma, così noi. Piovuti come acqua dopo una siccità sconosciuta,

l'uno nella vita dell'altro. Non si vive di solo pane così ci hanno insegnato. Non si muore d'amore così abbiamo imparato. Non posso più vivere senza te; perchè se fosse possibile sarebbe come non sapere dove essere, per dove partire, con chi andare e per quanto restare.

c_23.

giorno dopo giorno come un pizzico di spezie spolverate leggermente sotto al mio naso, colgo l'immediatezza della mia partenza; la grandezza dell'impresa. La paura, la curiosità, la mancanza. Ero un pane di farine lontane. Lascerò la mia anima disciogliersi. La guarderò da fuori, contorcersi in estenuanti saluti, che non mi porteranno mai troppo lontano. La ascolterò, nelle sere in cui rimarro ipnotizzata davanti ad una finestra...guardando fuori, cercherò i volti e le voci della mia vita.

Lancerò verso le stelle preghiere e lacrime. E sarò sempre qui.

c_24.

Si il senso sei tu. sei la luce del mio buio più profondo. Tu, inesplorabile giovane e vitale essere. La purezza delle foglie cadute che evito di calpestare... lo scricchiolio del rischio tu, che sei casa, con le tue parole silenziose e i tuoi abbracci senza gloria e routine. Tu,lontano anni luce da tutto ciò che conosco e vivo. Senza paura, come solo si può amare chi ti ha messo al mondo io ti amo liberamente, lontana anni luce da maldestre definizioni. Tu, che sei puro e vero e irrinunciabile sei la gioia di amare e di credere al genere umano.

Tu, mia speranza, sei il senso insperato. Tienimi per mano cammina con me.

c_28.

una valigia semi aperta è li,appena apri la porta. la mia valigia semipiena è li,subito dietro la porta. a te,che come me sei viaggiatore senza sosta, mando il mio pensiero. sugli scaffali ho riposto fin troppo ordinatamente libri di letture, magliette piegate e una sveglia che non serve. Non è ancora casa questa, i sogni si spengono in un attimo la mattina. Non c'è premura di dover scegliere cosa indossare nel tuo lungo giorno. hai poche cose,

le tue cose, ordinatamente riposte accanto a preziose foto che appendi davanti agli occhi, o nascondi tra le pagine o tra le camicie ben piegate. non esiste più la paura di partire. si prende e si va, su treni colmi di facce che non conosci e aerei che ti confondono brillantemente tra i turisti dei due giorni. A te,che ti riempi di pensieri su dove arriverai, su dove stai vivendo, su dove stai andando, mentre il cuore batte silenzioso. suona musiche di casa. la mia valigia è semipiena, la svuoto appena arrivo. con la scusa di non sgualcire abiti bene piegati, riempio il vuoto della mia camera,

della tua casa, di quell'armadio d'albergo. e quando coricata programmo la mattina che sta per cominciare, la settimana che dovrò vedere, copro il suono di quella musica che mi accompagna. di sorrisi e abbracci. una storia indelebile quel tatuaggio che accompagna il mio io alla scoperta di un'oriente emotivo, verso lo sviluppo di un occidente dell'essere.

c_30.

fiore d'aprile. tondi occhi castani. piena d'amore son nata è ugualmente piena d'amore vivo. comprendo il valore della mia vita in questo sorriso, dono divino. tondi occhi castani. a te rivolgo il mio sorriso. pretesto di sopravvivenza. promemoria di gioia.

c_34.

bulimica di solitudine. mi abbuffo senza ritegno di questo viaggio interiore che è la solitudine. gli istanti, i minuti, le ore di quel silenzio così pieno che mi riempie di solitudine. Mi abbuffo senza misura di questa tortura dolce e sottile. Poi la allontano con tutto l'amore di cui è piena la mia vita. Ma lei ritorna e mi riempie di nuovo.

Allontana tutta la gioia si impone dentro di me.

Estate a Milano.

Di me ti ricorderai eggiando d'estate.. sui tram di Milano quando sono mezzi vuoti. Una sottile e sfumata solitudine rapirà il tuo cuore, per brevi attimi ricordandoti che sei vivo. Un piccolissimo sordo dolore che si spegne in un respiro. Io vivo nei colori e nelle parole che rendono speciale un giorno nromale.

La solitudine.

La solitudine è un'avventura incredibile. In modo unico, incontri te stesso.

Il mare.

Il mare mi fa piangere. Non riesco a distogliere lo sguardo Mentre questo treno viaggia.. Il mare mi accarezza l'anima come non gli avevo mai permesso di fare e sento dentro la sua forza, la sua quiete e la sua conoscenza.. Esperto trafugatore di dolori,di emozioni. Il mare mi regala la pace..di sapere che sono io..sempre io.. davanti a qualsiasi mare.. in qualsiasi giorno della mia vita. Ho visto il mare oggi E ho pianto pace.

Viaggiare.

Viaggiare è un'ipnosi da cui non mi voglio svegliare. Mi curo gli occhi riempiendoli di colori e case e strade e facce. Lascio che i suoni carezzino le mie orecchie, che sono sospese e incredule. Sciolgo il mio cuore nell'aria dei posti nuovi, dove cammino. Il viaggio è un pane di cui non sono mai sazia, e l'emozione e la malinconia mi scuotono le radici. E le possibilità e la conoscenza mi caricano di luce. Viaggiare mi rende brillante di vita.

Fine Aprile.

In questa notte di fine aprile, pedalo sola nella mia città deserta. L'aria è tiepida e invitante eppure entra fresca nelle mie membra. E mi domando che profumo ha la tua pelle.. Di che colore sono i tuoi occhi nel buio di una sera come questa mentre ti parlo mentre mi baci. Immagino di averti qui con me mentre insieme ammiriamo lo spettacolo di una città che dorme, ma forse non vorrebbe.

E mi domando come sarebbe stare sdraiati a guardare questo cielo nel silenzio di mille pensieri e stelle. La notte fa volare piu veloci i pensieri, la primavera li scalda di romantici respiri.

Qui resti.

Nel silenzio di questo cielo sereno tremano ancora le mie membra. Lontano sei dolce dolcissimo fiore lontano. L'emozione non conosce la distanza. Sottile come un velo tutta mi ricopri luce. Piu vera di un respiro, dell'onda del mare, di una brezza. Qui resti.

Come Penelope.

Ti attende il mio corpo stanco, stanco di aspettare, stanco di tremare. Ti attende il mio corpo e ti attendo io, senza mai contare i giorni ati e quelli che verranno.. Sospendo il giudizio sul mio sentire. La felicità mi ha preso tutta anche se tu sei lontano, così lontano. La vita ha accolto il mio lamento e mi ha regalato quei pomeriggi con te un sussulto d'amore dimenticato ..la possibilità di vivere una nuova esistenza Felice Ora.

Vita mia io non posso non posso chiederti altro.. perché non c'è vita più felice per me.. E il sogno di essere tra le sue braccia è come una lacrima che scende dal viso.. reale,silenziosa e fresca.. Ti aspetto, anche se per la mia anima tu non sei mai ripartito.. ..sei solo tornato Come tornano i sogni di bambina le carezze del mio babbo e l'abbraccio di chi ho perso.

Salento.

C'è un silenzio che fatico a trovare in questa terra salentina. Il silenzio della tristezza, il silenzio vuoto della solitudine. Questo sole scalda l'anima, e il mare la accarezza dolcemente. Penso a te con una malinconia colma di speranze. Penso a te lontano, ma cosi vicino al mio cuore..

Mi sono innamorata dell'amore.

Mi sono innamorata dell'Amore. Ed è successo quando sono venuta al mondo forse. O è successo poco dopo, quando ho cominciato a sentirlo dentro. Quando le prime lacrime sono nate, figlie di un cuore strizzato da mille emozioni.

Sordo ha scavato in me l’inesorabile oblio, attraverso occhi diversi, e parole e silenzi. Il nostro è un amore indissolubile, la cosa più vicina al per sempre. Nel litigio si rinforza la nostra ione, la nostra motivazione, la nostra speranza che non si piega neanche nell’incertezza del domani.

E' un'amante strano questo Amore. Schivo e affascinante.

Mi perdo nel suo calore, ogni giorno della mia vita.

Padre.

Di te che mi migliori. Di te che riaffiori, come odori lontani e carezze sbiadite.

E delle radici. E del dolore.

E delle mancanze. E degli errori.

E dell'orgoglio dell'essere uguali.

E dell'amore.

Il vento ha limato i miei spigoli di giovane ed impetuosa ragazza. Le lacrime hanno lavato via la paura di guardarsi allo specchio,

di aprire il cuore, lasciar scorrere l'anima e l'amore.

Il vento mi ha riportato li, dove il grano biondeggia, e la paglia punge.

Dimora il mio cuore li su quei campi, accanto al tuo cuore. Preziose radici che donano ad ogni ramo un significato, ad ogni foglia una luce ed un disegno unico.

Il cerchio della vita e delle stagioni, come un percorso perpetuo guida le esistenze di chi si vuole ascoltare.. E questa bella stagione siamo io te e il sole.

La gioia di vivere.

Sperimento la gioia di vivere in ogni strano e nuovo giorno che la vita mi propone, ogni mattina al mio risveglio. Respiro l'alba di qualcosa di nuovo che sta per accadere. Tengo il tempo del battito del mio cuore. Con il sole o la pioggia, la nebbia o il freddo, la paura o la forza, trascino mente corpo e cuore verso una pagina bianca, che decido di scrivere io ogni giorno. Sperimento la gioia di vivere, nelle interminabili difficoltà della vita, nella tristezza di certi giorni che sembrano immutabili, nel dolore della mancanza.

E la metto alla prova, e la faccio sbocciare, amando instancabilmente, tutti i sassi che compongono questo sentiero, che percorro non senza fatica. Non senza gioia infinita. Non senza speranza e ione, per una storia che è piena d’amore.